Cronaca - 06 maggio 2024, 16:58

La pioggia che tanto amava ha accompagnato l'ultimo viaggio di Denis Trento

La pioggia che tanto amava ha accompagnato l'ultimo viaggio di Denis Trento

Coerentemente con l'acquazzone che si è scatenato su La Salle questo pomeriggio, sono iniziate alle 15 al ritmo un po' gitano un po' folk della ballata 'In un giorno di pioggia' dei Modena City Ramblers, le esequie di Denis Trento nella chiesa parrocchiale di San Cassiano.

 

“In un giorno di pioggia ti rivedrò ancora / E potrò consolare i tuoi occhi bagnati. / In un giorno di pioggia saremo vicini” recita una strofa della canzone che fu già suonata anni fa al funerale di Valerio, fratello di Denis. Lui non aveva mai fatto mistero di amare anche quell'acqua che tante volte gli è scivolata sul viso durante le mille salite in montagna. E oggi sotto gli ombrelli una folla silenziosa e contrita dentro e fuori della chiesa ha saluto il 41enne valdostano campione di scialpinismo, guida alpina e atleta-istruttore del Centro sportivo esercito-Cse, morto per una caduta accidentale sulla Testa del Paramont.

Lascia la moglie Fabienne Chanoine, i tre figli Séverine, Gregory e Gilbert, la mamma Odette e il papà Claudio, oggi circondati dall'affetto sincero di una moltitudine di persone.

Tra i volti noti e amati di grandi alpinisti come Marco Camandona (che con Trento ha condiviso come con pochi altri la passione per la montagna 'estrema') e Hervé Barmasse, quelli di tanta gente comune che ha voluto accompagnare Denis nel suo ultimo viaggio. E poi gli amici di sempre, gli atleti compagni di uscite e nel contempo avversari di tante gare.

Nella sua omelia, don Paolo Viganò ha ricordato con parole semplici quanto toccanti come la morte sia ciò che dà senso ultimo alla nostra stessa esistenza. Accettarlo, però, ovviamente, è difficile quando a morire è un uomo che avrebbe compiuto 42 anni tra pochi giorni ed è padre di tre bambini.

Commovente oltremodo il ricordo di Severine: “Sei così forte e coraggioso che ti hanno voluto anche lassù, dove sei adesso. Hai fatto quello che ti piaceva fino all’ultimo minuto della tua vita. E ovunque sei so che avrai scalato tutte le montagne che ci sono. Senza paura. Come sempre. Ci manchi già,  ma tanto sei qua con noi e lo sarai per sempre”. 

Poi i ricordi di tanti che hanno conosciuto e hanno voluto bene a Denis; poi ancora tante lacrime, cordoglio, preghiere. Verrà anche il tempo di capire la dinamica dell'incidente, il perché e il percome dell'ennesima tragedia della montagna. Oggi no, però; oggi c'è solo il dolore. 

pa.ga.

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