"Non sembrano semplificazioni, né per i locatari né per gli uffici comunali". Il riferimento della consigliera regionale di Pcp Erika Guichardaz è alle nuove disposizioni normative sugli affitti brevi, discusse nell'aula del Consiglio Valle con un'interpellanza illustrata dal gruppo di minoranza.
Il gruppo ha chiesto di conoscere le criticità evidenziate dai Comuni e dai proprietari di immobili a seguito dell'applicazione delle leggi nazionale e regionale (metrature, destinazioni d'uso, periodi di affitto della prima casa, inserimento Cir nei vari portali); le intenzioni e le iniziative poste in essere dalla Regione per agevolare i cittadini e gli enti locali per i rispettivi adempimenti; gli esiti degli approfondimenti per verificare quali modifiche apportare alla legge regionale 11 del 2023 e l'eventuale sussistenza dei presupposti, in accordo con la Commissione turismo della Conferenza delle Regioni, per l'impugnazione davanti alla Corte costituzionale di quelle disposizioni che appaiono lesive delle prerogative che la Costituzione e lo Statuto speciale attribuiscono alla Valle d'Aosta in materia di turismo.
L'assessore regionale al Turismo, Giulio Grosjacques, ha riferito che a partire dall'1 novembre 2023 al 3 maggio scorso sono stati rilasciati 3251 Cir per un numero di posti letto complessivi di 13.420 e un numero di locatori pari a 2313; il numero medio di posti letti per alloggio ad uso turistico è di 4,1. Ha quindi ribadito che, per quanto attiene l'applicazione della legge regionale 11, non sono emerse particolari criticità: nella stragrande maggioranza dei casi sono pervenute, più che segnalazioni, richieste di informazioni che sono state puntualmente soddisfatte, sia rispetto all'interpretazione della norma che rispetto alle modalità di compilazione della piattaforma. Le segnalazioni dei Comuni si sono limitate ad un numero ridottissimo di casi riferiti soprattutto ad estremi catastali non propriamente corretti e a fabbricati utilizzati per la locazione turistica con destinazione d'uso non residenziale. Per l'assessore, il modello regolamentare adottato ha funzionato e lo strumento informatico realizzato per la sua applicazione è stato semplice ed efficace".
Riguardo alla normativa statale, Grosjacques ha spiegato che le disposizioni relative al Codice identificativo nazionale (Cin) non sono ancora applicabili, ma dovranno esserlo a decorrere da una data non ancora determinata o determinabile, ovvero dal 60esimo giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'avviso attestante l'entrata in funzione della banca dati nazionale e del portale telematico del ministero del Turismo per l'assegnazione del Cin, di cui non si ha ancora notizia formale. Le poche richieste di informazioni dei locatori riferite alla normativa statale hanno riguardato in massima parte la tipologia di estintore da acquistare e il possesso dei requisiti di sicurezza degli impianti che è prescritto esclusivamente per gli alloggi ad uso turistico gestiti in forma di impresa. A fronte delle complessità del processo che porterà all'interoperabilità tra le banche dati regionali e la banca dati strutture ricettive statale in via di realizzazione, l'Assessore ha assicurato massimo impegno per fare in modo che si possa giungere a soluzioni semplici per tutti, operatori ed enti locali.
Dopo una serie di confronti in sede di Conferenza delle Regioni, è stato deciso, anche per evitare scenari conflittuali che non aiutano la risoluzione dei problemi, di rinunciare all'ipotesi del contenzioso costituzionale e di orientarsi ad una leale collaborazione con il Ministero per arrivare ad un'applicazione della normativa statale quanto più uniforme su tutto il territorio nazionale.
Il gruppo Pcp ha replicato che nessuno mette in dubbio l'opportunità di normare le locazioni brevi, bensì la logica sottesa della legge che è tutta basata sul concetto di destinazione urbanistica: le segnalazioni sono proprio legate a questo, la determinazione dei posti letto, le destinazioni d'uso, la presenza degli estintori… Per Pcp presentare una Scia, modificare i regolamenti sugli oneri ed effettuare una variante ai Piani regolatori generali per mutare la destinazione d'uso nel caso dei vincoli derivanti dagli equilibri funzionali,
Per il gruppo, le criticità ci sono e continuare a negarle con ostinazione per voler mantenere l'impostazione di questa legge non aiuta nessuno. Sono anche sindacati come l'Uppi, associazioni come Home sharing Club Valle d'Aosta e i cittadini a chiedere queste semplificazioni.