"Gentile Redazione,
alzo spesso gli occhi al cielo, non perché io abbia così poco da fare ma perché mi piace osservare cosa c'è sopra la mia testa...nuvole dalle forme variegate, soprattutto, ma anche tanti, troppi aerei. Da valdostana 'di montagna' quale sono non mi vergogno a dirmi preoccupata per la presenza di così tanti velivoli nel cielo sopra la nostra bella Valle. L'immagine che accompagna la mia lettera l'ho scattata verso le 20 di domenica scorsa, ad Aosta. Le scie di condensazione (non ho detto e non dico assolutamente 'scie chimiche'; non ho la competenza per definirle tali e mi limito a concentrarmi sull'effettiva condensa) sono testimoni eloquenti del passaggio sopra le nostre teste di una quantità spropositata di aerei di linea.
Orbene, la Valle d'Aosta è stata sempre definita una sorta di 'catino' che purtroppo accoglie nel fondo valle una grossa parte di inquinamento dell'aria. In ragione di ciò, credo che l'immagine si commenti da sola. L'Arpa ci dice che l'aria di Aosta è ancora buona (nonostante alcune percentuali nocive in aumento), ma esiste uno studio serio per sapere quanto effettivamente possa essere nocivo per l'ambiente alpino e per la nostra salute il transito di un numero elevato di aerei nei nostri cieli e tutti in un breve raggio di tempo? E se un tale approfondimento non è mai stato fatto, non sarebbe ora di provarci?".