Cronaca - 18 giugno 2024, 07:35

'Ho perso la strada'; suicida il generale degli Alpini che guido la Smalp ad Aosta

Il generale Claudio Graziano

Il generale Claudio Graziano

Un biglietto d’addio chiaro e conciso, come fu la sua vita, poi il colpo di pistola a una tempia. E' morto così, la notte tra domenica e lunedì scorsi il generale degli Alpini Claudio Graziano, 71 anni, torinese residente a Roma da diversi anni, ex Capo di stato maggiore della Difesa e presidente di Fincantieri.

Era vedovo dall'aprile dello scorso anno e, come lui stesso ripeteva agli amici più intimi, vivere "nel mondo che sta andando a pezzi" senza l'amata moglie - Marisa Lanucara, seguita giorno dopo giorno nella lunga malattia - era divenuto impossibile. Ora il governo dovrà individuare il suo successore al vertice dell’azienda di Stato; intanto le deleghe per la guida di Fincantieri sono passate ad interim a Pierroberto Folgiero.

Laureato in Scienze strategiche militari,  in Scienze diplomatiche e internazionali e in scienze sociali,  Claudio Graziano è stato istruttore militare di sci. Il suo primo incarico, nel 1976, è stato quello di comandante di un plotone fucilieri del Battaglione alpini "Susa", a Pinerolo, quindi, nel 1977, divenne vicecomandante della compagnia controcarri della Brigata alpina "Taurinense". Dal 1980 è stato comandante di una compagnia mortai e poi di una compagnia alpini presso il Battaglione alpini "Trento", allora parte della Brigata alpina "Tridentina".

Con il grado di capitano, nel 1983 fu nominato comandante della compagnia allievi ufficiali della Scuola militare alpina-Smalp ad Aosta, di cui ha comandato la Compagnia in Valle  fino al 1986. In molti ancora nella nostra regione ricordano Graziano per la sua competenza, la sua passione per l'esercito e per la montagna, la sua umanità nei rapporti con ufficiali, sottufficiali e semplici militari. 

Nel 1987 fu trasferito allo Stato maggiore dell'Esercito; promosso maggiore nel 1988, dall'anno successivo al 1990 frequentò il corso superiore di Stato maggiore, al termine del quale avanzò al grado di tenente colonnello.

Nel 1992 fu nominato comandante del Battaglione alpini "Susa"; in questa veste ha partecipato alla missione ONUMOZ in Mozambico. Alla fine del 1993 Graziano fu designato caposezione presso l'ufficio del capo di stato maggiore dell'Esercito.

Diventato colonnello nel 1996, guidò il 2º Reggimento alpini, per poi passare di nuovo allo Stato maggiore come capo ufficio pianificazione.

Nel 2001 il colonnello Graziano divenne addetto militare all'ambasciata d'Italia a Washington, dove ricevette la promozione a generale di brigata l'1 gennaio 2002. Dopo essere tornato in Italia, il 27 agosto 2004 assunse il comando della Brigata alpina "Taurinense", incarico che mantenne fino al 2 marzo 2006. Pochi giorni dopo, il 15 marzo, fu nominato caporeparto operazioni del Comando operativo di vertice interforze della difesa. Contemporaneamente, dal 20 luglio 2005 fu anche comandante della Brigata multinazionale "Kabul" in Afghanistan, con conseguente responsabilità operativa nella provincia di Kabul fino al 6 febbraio 2006, con il grado di generale di divisione.

Il 29 gennaio 2007 il segretario generale delle Nazioni Unite lo nominò comandante della forza e capo della missione UNIFIL in Libano, quindi con responsabilità anche della componente civile. Mantenne questa posizione per tre anni, ricevendo l'1 gennaio 2010 la promozione a generale di corpo d'armata. Il 10 febbraio 2010 fu nominato capo di gabinetto del ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Il 14 ottobre 2011 fu nominato capo di Stato maggiore dell'Esercito Italiano; il 24 dicembre 2014 fu designato Capo di Stato Maggiore della Difesa, lasciando il precedente incarico al generale Danilo Errico e assunse il comando delle Forze Armate italiane dal 28 febbraio 2015 al 5 novembre 2018.

Il 7 novembre 2017 fu designato quale nuovo presidente del Comitato militare dell’Unione europea, incarico che ricoprì dal 6 novembre 2018 al 15 maggio 2022. A lui subentrò il generale austriaco Robert Brieger. La Cassa Depositi e Prestiti, in previsione della scadenza del mandato, lo indicò il 20 aprile 2022 come nuovo presidente di Fincantieri.

pa.ga.

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