La Giunta regionale ha approvato la costituzione di un gruppo di lavoro per la sperimentazione del modello di certificazione per la prevenzione e contrasto del bullismo.
L’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi (nella foto sotto insieme all'assessore allo Sport, Giulio Grosjacques), evidenzia a questo proposito che “di fronte ai crescenti fenomeni di disagio tra i giovani è sempre più necessario intervenire per prevenire discriminazioni e ogni forma di violenza nei luoghi frequentati da minori. Stiamo quindi dando centralità ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo all’interno delle politiche di prevenzione, con particolare attenzione ai nostri giovani, valutandone la priorità nella prossima Finanziaria regionale che sarà portata all’attenzione del Consiglio Valle".
La volontà è di sperimentare "un modello organizzativo certificato di prevenzione e monitoraggio che sia improntato all’etica e alla legalità e che si ponga contro ogni forma di 'violenza tra pari' (definizione di bullismo): un modello che possa risultare una buona prassi adattabile e applicabile all’interno di ogni ambiente frequentato dai nostri ragazzi”.
Secondo l’assessore regionale allo Sport, Giulio Grosjacques “Il progetto Ethical Sport, volto a certificare le buone prassi all’interno della scuola e nell’ambito dello sport per prevenire il bullismo, ha indubbiamente le potenzialità per produrre benefici al fine di contrastare tale fenomeno. In qualità di assessore con delega allo sport reputo interessante il progetto e, in stretta sinergia con il CONI Valle d’Aosta, verranno individuate delle società sportive con le quali collaborare per sviluppare le azioni di antibullismo tra i giovani. Gli ambienti sportivi possono talvolta diventare luoghi in cui questo fenomeno trova terreno fertile ed è quindi di fondamentale importanza mettere in atto le procedure idonee a bloccarlo rendendo consapevoli le nuove generazioni della gravità di certi comportamenti".
“La certificazione antibullismo - sottolinea l’assessore al Sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz (foto sotto) - rilasciata da un organismo accreditato, è una novità nel panorama delle certificazioni in Italia che abbiamo pensato di proporre anche a livello regionale, a partire dal prossimo anno scolastico. Si tratta di un prezioso strumento che permetterà alle scuole, e più in generale a tutte le organizzazioni rivolte ai minori, di monitorare il fenomeno del bullismo, anche alla luce delle recenti disposizioni ministeriali volte a rafforzare la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo per promuovere un ambiente sempre più sicuro e rispettoso. Un aspetto fondamentale è l'attuazione di azioni educative e formative rivolte all'intera popolazione scolastica, attraverso un programma strutturato e un piano d'azione mirato. Al fine di garantire un approccio olistico e partecipativo, sarà istituito un gruppo di lavoro, composto da più soggetti, che si occuperà di progettare una sperimentazione ad hoc sul nostro territorio”.
Il gruppo di lavoro è composto da due referenti di ciascun assessorato coinvolto attivamente nel progetto, da un referente dell’Azienda Usl VdA e da un referente del Comitato regionale del CONI, con il compito di redigere un progetto sperimentale di applicazione del modello organizzativo proposto dal progetto Ethical Sport, aggiudicato su un bando pubblicato nel 2019 dal Dipartimento Politiche Familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla associazione capofila Konsumer Italia e, a seguire, dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile.
La sperimentazione individua, in una prima fase, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, un polo scolastico disponibile ad aderire alla sperimentazione, finalizzata al rilascio della Certificazione antibullismo' ai sensi della Direttiva UNI 42 2018, che definisce le caratteristiche per un sistema di gestione per la prevenzione del rischio bullismo nelle strutture destinate ad accogliere minori.
Il progetto è finalizzato a rendere più responsabili e consapevoli i nostri giovani, attraverso un sano e corretto vivere in comunità, dando particolare risalto all’alfabetizzazione emotiva, all’allenamento, all’empatia e all’educazione digitale.
Il tema si inserisce nelle diverse attività di formazione in materia di promozione della legalità e del benessere che sono già in parte inserite nel Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025.