Anche se la componente delle minoranze linguistiche ha espresso voto favorevole, la sua è stata "un'astensione doverosa e strategica. E' un percorso ancora da completare". Così il deputato valdostano Franco Manes spiega la scelta operata nella mattinata di mercoledì 19 giugno, alla Camera dei Deputati, quando si è votato in seconda lettura il ddl sulle autonomie differenziate, precedentemente discusso al Senato.
"Il provvedimento, già blindato in Senato - sottolinea Manes - ha offerto limitato margine di manovra sia in commissione sia in Aula, con momenti di dibattito particolarmente vivaci. Come rappresentante di una regione a statuto speciale, non posso essere contrario per principio, a una riforma che conferisce maggiori competenze alle Regioni e quindi agli enti locali , incrementando la responsabilità nella gestione dei territori, il che può e deve portare a buone pratiche di governo". Tuttavia, per il parlamentare "questa riforma necessita ancora di ulteriori passaggi tecnici, amministrativi e politici, essenzialmente per prevenire eventuali disparità territoriali, valutando accuratamente le risorse necessarie e disponibili per l’attuazione concreta della riforma e per definire i criteri dei Livelli minimi prestazionali-Lep. È cruciale chiarire questi aspetti prima di procedere con le intese tra le Regioni a Statuto ordinario e lo Stato’’.
Il provvedimento discusso e approvato "conclude e concretizza esigenze espresse da alcune regioni in passato prosegue Manes - e affonda le proprie radici nei dibattiti parlamentari avvenuti in precedenti Legislature da parte delle forze politiche sia di destra che di sinistra".
Aggiunge il deputato: "L’astensione è motivata dal fatto che la Valle d’Aosta, come altre Regioni a statuto speciale, ha intrapreso un percorso finalizzato a migliorare e riformare le prerogative e le competenze statutarie. Un percorso e un dialogo con il Governo in fase di definizione partendo dal documento consegnato l’anno scorso a Torino dal Presidente del Sud Tirol alla Presidente del Consiglio. Questo processo necessita quindi di definizioni più precise e di un dialogo continuo".
Manes esprime "soddisfazione per l'approvazione, con modifiche, di uno dei tre ordini del giorno presentati dalla componente delle minoranze linguistiche, a prima firma dello stesso deputato, che recepisce in parte uno degli emendamenti proposti in prima commissione", e conclude: "Il cammino è ancora lungo, complesso e articolato, ma è fondamentale evitare normative che centralizzino sempre più le competenze verso gli organi centrali, competenze invece che devono essere efficacemente gestite a livello regionale e locale."