E anche nella notte appena trascorsa, come per tutta la giornata di ieri, i bulldozer hanno lavorato per liberare l'alveo del torrente Marmore all'altezza del ponte sulla via pedonale del Breuil. "Il rischio è che con nuove piogge possa esondare nuovamente e invadere i locali del condominio e del negozio sportivo vicini" sottolinea il sindaco di Valtournenche, Elisa Cicco, che dalla scorsa notte coordina con il vice sindaco Massimo Chatrian e gli assessori Luca Barmasse e Luca Vallet i soccorsi a Breuil Cervinia, messa in ginocchio dalla piena di sabato notte.
"La nostra paura ora è che la forza dell'acqua si abbatta sul ponte - spiega Massimo Chatrian - portando altri danni alle strutture alberghiere e ai condomini adiacenti".
I danni sono enormi, milioni di euro ancora da calcolare con precisione, ma la notte è trascorsa più tranquilla, nel cielo hanno fatto capolino le stelle e il pericolo di pioggia almeno per due giorni dovrebbe essere allontanato. A vigilare sui lavori sono anche i carabinieri di Cervinia e gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza-Sagf oltre a Vigili del Fuoco e Protezione Civile.
Scene identiche a Cogne, dove si opera febbrilmente per il ripristino dell'acquedotto e dove procede incessante l'attività di evacuazione in elicottero di residenti e soprattutto di turisti. "Sono giorni difficili, la memoria va a quel maledetto ottobre di 24 anni fa, ma ora è tutto diverso, i pensieri si scacciano e si torna a lavorare", ha commentato un volontario, sfinito dopo ore nel fango.
Intanto ieri è arrivato in Valle d'Aosta il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, per un primo step di coordinamento delle attività di ripristino e prevenzione. La conta complessiva dei danni non è ancora iniziata; gli aiuti devono arrivare al più presto.
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