L'obiettivo è correre contro il tempo per restituire a Cogne una strada di accesso, dopo che tra sabato e domenica l'esondazione del Grand Eyvia se n'è portati via dei lunghi tratti. E' già stato realizzato un tracciato per il passaggio dei mezzi d’opera nel primo tratto danneggiato, ricolmando la parte prima invasa dal torrente.
Due tronconi di strada sono stati completamente asportati appena a monte del ponte di Chevril, sul quale peraltro sono in corso i lavori di rifacimento ma fortunatamente il cantiere, seppur coinvolto dall'alluvione che ha asportato alcune piste provvisorie e danneggiato alcuni manufatti, non ha subito danni rilevanti.
Due scavatori stanno deviando nuovamente il corso del torrente nel proprio alveo originario. Come hanno chiaramente spiegato i tecnici regionali, ogni attività successiva di ripristino della viabilità è condizionata dalle attività di spostamento dell’alveo del torrente e di consolidamento del piede del versante, al fine di proteggerlo da nuove erosioni. Il lavoro è duro, i tempi d'opera sono lunghi, ma giorno dopo giorno l'aspetto di desolante devastazione un po' alla volta cede il passo alla ricostruzione.
Si sale per nove chilometri e la terza porzione di strada asportata si trova vicino alla galleria di Lexert; la strada è stata completamente danneggiata per un lungo tratto, la piena del torrente ha demolito gli argini e parte del muro di controripa, lasciando lungo il percorso diversi accumuli di materiale e profonde erosioni. C'è tanto, davvero tanto da fare.