Ambiente - 10 luglio 2024, 14:08

Dopo alluvione; i fari del Consiglio Valle sulla gestione dell'emergenza

Il Presidente Testolin, 'dopo la tragedia del 2000 abbiamo cambiato approccio teorico e metodologia di intervento sulle calamità'

Dopo alluvione; i fari del Consiglio Valle sulla gestione dell'emergenza

Esprime vicinanza alle comunità colpite dagli eventi calamitosi su tutto il territorio regionale ed evidenzia la necessità di sostenerle  nei momenti di grave difficoltà, la risoluzione sull'evolversi dell'emergenza dopo-alluvione sottoscritta dai gruppi consiliari UV, FP-PD, PlA, SA, PCP, RV, GM e approvata questa mattina dal Consiglio Valle con l'astensione dei gruppi Lega VdA e Forza Italia.  La risoluzione inoltre impegna il Presidente della Giunta, Renzo Testolin, a informare settimanalmente i Capigruppo sull'evolversi della gestione dell'emergenza e a portare preventivamente a loro conoscenza ogni iniziativa assunta al fine di supportare le comunità colpite. Il gruppo PCP ha depositato anche un'altra risoluzione riguardante l'utilizzo emergenziale della infrastruttura 'trenino di Cogne' nella galleria del Drinc (foto sotto), che non ha ottenuto i voti necessari alla trattazione immediata. È stata quindi iscritta, ma sarà discussa in coda all'ordine del giorno.

Prima della discussione sulla risoluzione, il Presidente della Giunta ha fatto il punto sulla calamità che ha colpito la Valle d'Aosta il 29 e 30 giugno.

La relazione del Presidente Testolin

"L'evento idrogeologico ha coinvolto 40 comuni valdostani - ha detto il Presidente della Regione, Renzo Testolin -: nella difficoltà si sottolinea tuttavia come non ci siano stati danni a persone e questo grazie all'eredità ben impiegata di prevenzione e pianificazione che abbiamo potuto spendere fin dai primi giorni dell'emergenza. Senza avere la presunzione che non si possa prescindere dal fatto che un po' di buona sorte in questo tipo di calamità aiuta sicuramente, è però indispensabile pensare all'utilità e a al lavoro svolto dalle briglie selettive di contenimento che hanno funzionato doverosamente e non posso che rendere merito a chi le ha, a suo tempo, ideate e costruite. È poi opportuno evidenziare come la macchina organizzativa si sia mossa da subito con l'attivazione del Centro di coordinamento dei soccorsi regionale, che ha raggruppato tutte le professionalità interessate dall'emergenza, così come i Centri operativi comunali dei territori coinvolti. La Protezione civile è intervenuta subito portando a valle da Cogne 180 persone tra residenti e turisti e il volo notturno ha consentito di evacuare i soggetti più fragili e in difficoltà nella serata tra il 29 e il 30 giugno; le imprese, coordinate dai Comuni, si sono messe a disposizione fin da subito ed entrambi hanno dato una risposta proattiva e puntuale: al Breuil, intervenendo nell'alveo del torrente, hanno contribuito a scongiurare situazioni ancora peggiori di quelle verificatesi. La società Deval ha operato in maniera tempestiva e puntuale, con grande conoscenza del territorio, posizionando anche dei gruppi elettrogeni per superare le prime criticità nella Valnontey dovute dall'interruzione delle linee elettriche. Tutti gli interventi sono stati coordinati dalle strutture dell'Amministrazione regionale, operando a stretto contatto con la Giunta che, già il 30 giugno scorso, si è riunita in sessione straordinaria direttamente nella sede della Protezione civile, per focalizzare le competenze dei singoli componenti della macchina dei soccorsi".

"Fin da subito - ha proseguito il Presidente -, la politica ha voluto condividere l'unità di intenti coinvolgendo anche i Parlamentari valdostani e sollecitando una loro fattiva collaborazione nel percorso di decretazione dello stato di emergenza da parte del Governo centrale. Per parte sua, la Regione, ha emesso il decreto di emergenza il 30 giugno e ha poi inviato a Roma la richiesta per avviare l'iter di approvazione dello stato di emergenza da parte del governo nazionale. Una procedura che è in itinere e si sta concretizzando allestendo, insieme alle strutture della Protezione civile nazionale, la dovuta documentazione. Sono infatti giunti ieri in Valle i funzionari del Dipartimento nazionale di protezione civile per stilare insieme alla nostra struttura una stima dei danni. Ci conforta la vicinanza del Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio che, nell'immediatezza dell'evento calamitoso, è arrivato in Valle per portare la sua esperienza e per garantire il sostegno del sistema nazionale. La vicinanza del Governo italiano si è manifestata anche con la visita della Ministra Santanché che, all'interno di un confronto costruttivo, ha messo a disposizione risorse a supporto del turismo, offerta che è stata confermata dagli uffici del Ministero. Ci sono anche stati momenti di confronto con i Capigruppo di tutte le forze presenti in Consiglio: come maggioranza, crediamo infatti che queste situazioni debbano essere affrontate collegialmente e con una visione comune. Oggi stiamo lavorando per ottenere la stima complessiva dei danni, che non è ancora conclusa".

Annunciando il deposito della risoluzione sul punto, il Presidente ha ribadito che "abbiamo voluto condividere con il Consiglio regionale, e continueremo a farlo, un percorso per individuare le risorse da mettere a disposizione e, all'interno della prossima imminente variazione di bilancio, è già stato inserito un articolo che permette di utilizzare da subito le risorse per il ripristino delle infrastrutture e per le attività di soccorso e messa in sicurezza dei territori. Ieri abbiamo anche condiviso un emendamento da inserire nella legge di variazione sulla possibilità di sospensione dei mutui per le attività danneggiate. Si dovranno poi ipotizzare anche interventi ad hoc per le attività economiche che hanno subito danni importanti. Lo Stato stanzierà risorse attraverso il decreto di emergenza per la messa in ordine delle infrastrutture di carattere pubblico e il Ministero competente potrà sostenere una parte di danni materiali del settore turistico. Con le strutture competenti, abbiamo anche valutato quali potranno essere le azioni da avviare a sostegno dei dipendenti delle attività a vario titolo coinvolte dalla calamità e, a tal proposito, è stato aperto un confronto con l'Inps, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Stiamo lavorando affinché la Valle d'Aosta ritorni ad essere un approdo sicuro per chi la abita e per chi l'ha scelta come meta di vacanza e, a questo proposito, saranno attivate in questi giorni delle apposite campagne di promozione".

Il dibattito in Aula

Il Consigliere di Forza Italia Mauro Baccega ha espresso "un ringraziamento a tutte le strutture della Regione, delle Forze dell'ordine, dell'Usl, ai volontari che hanno dimostrato competenza e capacità fin da subito nella gestione dell'emergenza. A una settimana dall'alluvione è il momento di avviare il ritorno alla normalità per tutti gli operatori: occorre individuare le risorse appropriate e le priorità di intervento. È più che mai opportuna una prima tranche di ristori - e a breve sarà esaminato il disegno di legge di variazione al bilancio in Commissione - per consentire agli operatori economici di ripartire. Abbinato a questo, occorrerà un'adeguata azione di comunicazione per far sapere all'Italia e all'estero che in Valle d'Aosta si può venire a trascorrere una splendida vacanza in montagna in assoluta sicurezza".

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha espresso sostegno alle comunità e alle famiglie colpite sottolineando che "nelle difficoltà emerge il carattere della comunità e lo sforzo importante compiuto dalla macchina dei soccorsi da parte di professionisti e volontari. Questa crisi deve servirci per riflettere, innanzitutto sull'importanza delle attività di prevenzione e pianificazione che dev'essere sempre continua e aggiornata: in alcune località colpite dall'alluvione sono saltate le linee telefoniche, isolando le popolazioni che, senza le informazioni necessarie, hanno vista limitata la loro capacità di rispondere correttamente alla situazione emergenziale".

 

"Ci uniamo alla solidarietà nei confronti delle comunità di Cogne e Breuil Cervinia così come anche di tutte quelle altre realtà che oggi devono fare i conti con i danni subìti - ha dichiarato il capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. La priorità che tutti condividiamo è che bisogna fare presto per la riattivazione dei collegamenti e delle infrastrutture strategiche oltre che per far ripartire le attività economiche. Ci auguriamo che al di là della giusta gestione dell'emergenza, si possa anche aprire un dibattito su viabilità alternative da sfruttare per il soccorso e come via di fuga, per Cogne in particolare".

Anche la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha espresso "la nostra vicinanza alle popolazioni colpite e rivolgiamo un ringraziamento a tutti coloro che stanno operando per un rapido ritorno alla normalità. Situazioni di questo tipo sono sempre più frequenti perché i cambiamenti climatici esistono e continuano ad incidere in modo pesante sulla vita di tutti noi. Per il nostro gruppo serve un'altra politica, un'altra gestione non solo dei cambiamenti climatici, ma abbiamo sottoscritto la risoluzione perché riteniamo che ci debba essere un'informazione corretta nei confronti del Consiglio sulla gestione dell'emergenza e del superamento di questa. Abbiamo anche presentato una nostra risoluzione per lanciare una proposta dopo aver sentito parlare di "mettere le ali" a Cogne o di usare una funivia - che per ora non ha nemmeno uno studio di fattibilità - come vie di fuga. Noi vogliamo ricordare che esiste un collegamento tra Pila e Cogne attraverso la galleria del Drinc che si potrebbe utilizzare per le emergenze come fortemente sostenuto dai sindaci Ruffier e Cottino. Proponiamo quindi di coinvolgere il Reggimento Genio dei ferrovieri per effettuare al più presto un sopralluogo".

"Questi eventi mettono in luce le grandi fragilità del nostro territorio e la necessaria attenzione che bisogna dimostrare nei confronti della realizzazione e della manutenzione delle opere presidio di difesa idrogeologica - ha commentato il capogruppo di FI, Pierluigi Marquis -. Le comunità maggiormente coinvolte, di Cogne e di Breuil-Cervinia, hanno reagito a questo evento calamitoso con grande tenacia e determinazione e buona è stata anche la risposta da parte delle strutture competenti, a partire dalla Protezione civile fino ai volontari. Purtroppo i danni a livello economico sono ingenti, con tante attività in ginocchio e l'incognita della ripresa. Il nostro gruppo in Regione vigilerà con attenzione sulla gestione di questa calamità e garantisce il massimo impegno dei propri ministri e del partito a Roma per supportare la nostra comunità per quanto possibile".

"Di queste catastrofi - ha evidenziato il vicecapogruppo della Lega VdA, Erik Lavy -, rimangono le immagini di chi ha prestato soccorso, ma anche degli scarponi da sci da buttare o dei siti che si sono miracolosamente salvati. Rimangono anche i danni da quantificare, così come rimane la sparata degli elicotteri, ma anche i ringraziamenti a tutti coloro che hanno dato una mano. Potrebbe essere necessaria una legge speciale per superare l'emergenza, che secondo noi dovrebbe diventare strutturale. Il 7 settembre dovrebbe venire in Valle il Presidente Mattarella: portiamolo a Cogne o a Breuil-Cervinia per mostrargli come il popolo valdostano non si arrende e si rialza".

La consigliera Chiara Minelli (PCP) ha parlato di "sentimento di ammirazione per lo spirito dimostrato dalle comunità di Cogne e Breuil-Cervinia e per come hanno affrontato l'emergenza", ma ha anche ricordato che "questi eventi sono una conseguenza diretta del cambiamento climatico. In Italia, nel 2023 si sono verificati ben 378 eventi metereologici estremi, il 22% in più rispetto all'anno precedente, con un aumento di alluvioni, mareggiate e grandinate, frane e temperature eccezionali e con lo zero termico che è arrivato a 5.328 metri. Il cambiamento climatico è un fenomeno che riguarda tutta la terra, ma la Valle d'Aosta, regione di alta montagna, è particolarmente esposta. La domanda che dobbiamo farci è la seguente: siamo una regione virtuosa nell'affrontare queste sfide? Noi crediamo di no.

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha voluto sottolineare che "il sistema di allarme regionale e comunale ha funzionato, così come la macchina del soccorso dei professionisti e di quel volontariato che è sul posto da sempre e che, per primo, da sempre, interviene in caso di criticità. La comunità valdostana ha rotto gli indugi e si è rimboccata le maniche senza piangersi addosso, pur consapevole dei danni che ci sarebbero stati. Anche questa Aula, fin da subito, ha dimostrato una grande disponibilità a collaborare per costruire un iter condiviso per il rientro alla normalità. La politica sta facendo la sua parte con i dossier aperti per la conta dei danni, la ricerca di risorse economiche per i ristori e i contatti con il Governo centrale".

"Dopo 24 anni dall'alluvione in cui persero la vita 19 persone - ha sottolineato il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) -, un altro tragico evento si è di nuovo verificato, creando danni ingenti a strutture commerciali e alberghiere. È importante fare prevenzione, ponendo attenzione sul rischio idrogeologico con interventi di pianificazione sul nostro territorio, realizzando dei sistemi di protezione e di gestione delle acque: è lavorando sulla prevenzione che si può mitigare il rischio idrogeologico".

 

red.laprimalinea.it

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