Cronaca - 11 luglio 2024, 22:49

Aggredisce gli agenti e dà fuoco alla cella; mattinata 'calda' al carcere di Brissogne

Aggredisce gli agenti e dà fuoco alla cella; mattinata 'calda' al carcere di Brissogne

E' accaduto nella mattinata di giovedì 11 luglio nella Casa circondariale di Brissogne. Un detenuto di origini africane, al termine di un colloquio evidentemente non di suo gradimento, ha dato in escandescenze aggredendo il personale di polizia penitenziaria in servizio e successivamente appiccando un incendio all'interno della propria camera di pernottamento, tempestivamente domato e spento dal personale in servizio.

Due agenti della Polpen sono dovuti ricorrere alle cure del Pronto soccorso dell'ospedale 'Parini' di Aosta, con prognosi di cinque giorni.

"Un plauso alla professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria che con mille difficoltà affrontano tutti i giorni una 'gentile' utenza che oramai non ha più freni inibitori", commenta Matteo Ricucci, vicesegretario regionale del Sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria-Sinappe.

"La gestione dei detenuti  prosegue Ricucci - passa anche dalle risorse umane assegnate alla Casa Circondariale di Brissogne e nonostante di prima faccia potevano sembrare cospicue, in realtà sono state una goccia nel mare".

Per il Sinappe "non è stato tenuto conto della reale gravità della carenza di personale, questo anche dovuto al taglio delle già esigue piante organiche di qualche anno fa. Nonostante il grande sforzo da parte del governo, l'assegnazione di 17 unità non è stata sufficiente per il carcere di Brissogne, in quanto non sono stati tenuti in considerazione i pensionamenti e i distacchi del personale. E l'estrema carenza organica che attualmente è in essere produce un aumento esponenziale dei carichi di lavoro su un personale già allo stremo delle forze ed esposto alle angherie della gentile utenza oramai ingestibile".

Il Sinappe "innumerevoli volte oramai ha chiesto aiuto ai superiori uffici anche valutando un assegnazione temporanea in missione di altro personale, ma attualmente siamo in un silenzio assordante che va solo a discapito della Polizia Penitenziaria. Restiamo in attesa di un cenno che speriamo arrivi presto. Ma resta il fatto che tutto questo è inaccettabile".

pa.ga.

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