Cronaca - 16 luglio 2024, 07:57

Carceri in Piemonte e Valle d'Aosta sull'orlo del baratro, sit-in della PolPen a Torino

Carceri in Piemonte e Valle d'Aosta sull'orlo del baratro, sit-in della PolPen a Torino

"Siamo stufi di slogan … Qualcuno ci deve pur ascoltare!!! Venite a verificare cosa c’è e cosa accade nell’inferno delle sezioni detentive delle carceri del Piemonte dove comanda la criminalità organizzata e dove i detenuti spadroneggiano”. Così una nota del sindacato di polizia penitenziaria Osapp alla luce, si legge "delle gravissime rivolte verificatesi in questi giorni al carcere di Torino Lorusso e Cotugno, al carcere di Cuneo, al carcere di Vercelli, al carcere di Aosta e in considerazione della grave e cronica situazione del carcere di Asti e della casa circondariale di Ivrea". 

L’Osapp, per voce del vicesegretario generale Gerardo Romano, ha indetto un sit-in con relativa conferenza stampa (alla quale sono invitati tutti gli organismi politici e i sottosegretari ministeriali alla Giustizia) davanti alle Officine Grandi Riparazioni in corso Castelfidardo 22 a Torino per lunedì 22 luglio a partire dalle ore 10 e fino alle ore 14, data coincidente con la seduta d’insediamento della 12esima Legislatura del Consiglio regionale de Piemonte.

"Saranno affrontati i temi relativi alla grave carenza di organico, alle rivolte, alle continue aggressioni in danno del personale di polizia penitenziaria e i suicidi in carcere" spiega Gerardo Romano.

"Si pensi - prosegue il sindacalista della PolPen - che i nuovi agenti appena giunti dal corso non hanno nemmeno il vestiario come quello effettivo e continuiamo ad ascoltare chiacchiere inconcludenti. Il limite raggiunto costituisce un serio allarme: vogliamo fatti e vogliamo soprattutto scongiurare il pericolo che chicchessia possa rimetterci la vita".

Nel carcere di Brissogne dopo la rivolta del 12 luglio scorso nella sezione C1 per spalleggiare un detenuto, nella serata del 13 luglio alcuni facinorosi avevano impegnato nuovamente nella mediazione il personale di polizia penitenziaria per il rientro nelle proprie camere detentive. 

Nella mattinata di domenica 14 luglio un agente di polizia penitenziaria è invece finito al pronto soccorso a causa di un pugno ricevuto sempre da uno dei detenuti protestatari "che da giorni oramai sono ingestibili" ba denunciato a sua volta il sindacato Sinappe. Nella serata dello stesso giorno ancora una volta tutto il personale è stato allertato in quanto i detenuti della sezione C1 hanno con tinuato la protesta rifiutandosi di tornare nelle proprie camere di pernottamento al rientro dall'aria nel pomeriggio. A seguito di una "lunga mediazione - è ancora il Sinappe a sottolineare l'accaduto - hanno deciso di rientrare, dopo ore trascorse a passeggiare nel corridoio della sezione, in un clima di tensione e guerriglia. Nel contempo in altra sezione un detenuto ubriaco, a causa di alcool distillato ricavato dalla fermentazione di prodotti zuccherini come la frutta", ha scatenato un "incendio nel quale è stata evacuata mezza sezione a causa dei fumi e delle fiamme prontamente domate e spente dal personale di polizia penitenziaria".

 

pa.ga.

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