Integrazione e solidarietà - 16 luglio 2024, 07:08

Leda Culaz nuova presidente di Missione Sorriso-Clown Dottori

Dopo 20 anni di quotidiana attività associativa l'instancabile Stefania Perego non si è ricandidata

Il nuovo direttivo di Missione Sorriso

Il nuovo direttivo di Missione Sorriso

Ha fondato l'associazione nel 2004 e l'ha guidata dispensando ogni giorno la propria generosa, solidale e gratuita empatia verso i bambini ricoverati come a chiunque ne avesse bisogno. E' stata consigliere all'interno del direttivo del CSV, poi vicepresidente, poi presidente. Ha rappresentato l'associazionismo all'interno del Comitato Etico dell'azienda Usl per due mandati, si è occupata sul suo territorio dell'emergenza ucraina e tutt'ora segue alcuni nuclei inseriti in due comuni della Valdigne. Tutto questo  svolgendo sempre anche  l'attività di volontariato come Clown Dottore.

Dopo 20 anni, però, Stefania Perego (foto sopra) ha deciso di passare il testimone della presidenza 'attiva' di Missione Sorriso-Clown Dottori. Lunedì 15 luglio è stato eletto il nuovo direttivo dell'associazione: la nuova presidente è Leda Culaz, suo vice è Maurizio Nicolotti. Segretario tesoriere è stata nominata Fabienne Collin, consiglieri Paola Boccato, Paola Perego, Antonello Asproni, Piercarlo Lunardi.

Stefania Perego ha invece accettato la proposta di nomina a presidente onorario. 

"In questi anni  - sottolinea la presidente uscente - ho imparato quanto sia importante avere nella vision 'il bene associativo' che si esprime attraverso il domandarsi sempre, nella scelta di ogni azione: 'è giusto per l'associazione? è funzionale per l'associazione?, è un bene per l'associazione?' e non attraverso la frase 'secondo me'. Il pensiero 'soggettivo' è fuorviante perché è tuo, imparare ad allargare la visione  in modo 'oggettivo' è estremamente funzionale. Un altro aspetto del quale ho sempre tenuto conto è l'agire con prudenza e protezione, sia verso l'esterno=l'attività (i pazienti, i famigliari, il personale sanitario...), che verso l'interno=i volontari. Il nostro è un volontariato delicato, che ci permette di entrare in spazi personali e intimi. Uso spesso con i volontari la parola 'in punta di piedi, chiedendo il permesso'; per fare questo ci vuole formazione, esperienza, competenza, ascolto. E' un volontariato dove devi continuamente saperti mettere in discussione per migliorare e crescere professionalmente. Non è per tutti". 

red.laprimalinea.it

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