Nata nel gennaio del 1862, Fuller non seguì mai un percorso tradizionale di formazione artistica, ma si trasformò in una pioniera della danza moderna americana, creando una nuova forma di spettacolo che combinava il movimento del corpo con stoffe e luci colorate.
Celebre per la sua danza serpentina, quella di Loïe Fuller fu un’innovazione che la rese famosa a livello internazionale. Con lunghi strascichi di seta colorata, manipolati da ingegnosi marchingegni brevettati da lei stessa, creava forme e immagini che sembravano danzare al suo fianco. I suoi spettacoli erano un viaggio visivo e sensoriale, dove ogni movimento era accompagnato da un cambio di colore e di luce, trasformando il palcoscenico in un mondo incantato.
Non solo fu una danzatrice innovativa, ma anche una visionaria in campo scenotecnico tanto che questo approccio divenne innovativo per l’epoca e influenzò profondamente il design della produzione teatrale Fuller era manager di se stessa, autrice teatrale e coreografa, e fu grazie al suo intervento che Isadora Duncan poté organizzare alcune delle sue tournée in Europa. La forza d’iniziativa e lo spirito imprenditoriale di Loïe, le permisero di esplorare nuovi territori artistici e di lasciare un’eredità duratura. Fu una delle prime donne a gestire autonomamente la propria carriera artistica. Fondò la sua compagnia di danza e viaggiò in tutto il mondo, esibendosi nei teatri più prestigiosi. La sua influenza si estese oltre la danza divenendo una figura centrale nella comunità artistica di Parigi grazie anche alle sue innate capacità di interazione sociale con artisti, scrittori e musicisti dell’epoca.
Di seguito il trailer ufficiale del film 'Io danzerò' (La Danseuse), film del 2016 diretto da Stéphanie Di Giusto.Il film biografico basato sul romanzo Loïe Fuller, danseuse de la Belle Époque di Giovanni Lista e sceneggiato dalla stessa regista con Thomas Bidegain e Sarah Thibau.
La vita di Loïe Fuller fu piena di contraddizioni e sfide. Nonostante fosse fisicamente non molto alta e fosse stata descritta come piuttosto paffuta con un viso ordinario, riuscì a conquistare il mondo con la sua passione e la sua creatività.
Morì nel gennaio del 1928, ma il suo legame con la danza continua a ispirare generazioni di artisti e continuano a essere studiate e apprezzate per il loro contributo significativo alla storia della danza e dell’arte performativa.
La sua passione e la sua visione hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’arte.
"Solo se danzo sono viva"L.Fuller