Attualità - 20 luglio 2024, 08:08

"Anche il Genio ferrovieri potrebbe occuparsi della riattivazione della galleria del Drinc'

Lo sostengono le consigliere regionali di PCP, Chiara Minelli ed Erika Guichardaz, che ne chiedono il recupero per il transito di emergenza

"Anche il Genio ferrovieri potrebbe occuparsi della riattivazione della galleria del Drinc'

"L'opera rimane in tutta la sua importanza. E' vero che è inutilizzata da quasi 20 anni, ma non si è degradata. E' un patrimonio dal punto di vista storico e infrastrutturale, c'è un valore intrinseco dell'infrastruttura. Ci sono 12 km di binari, tre gallerie in buono stato, anche se con delle infiltrazioni di acqua". Così le consigliere regionali di PCP, Chiara Minelli ed Erika Guichardaz descrivono la galleria del Drinc fra Cogne e Pila, realizzata dagli anni '90 ai primi Duemila per farci passare il trenino di collegamento fra le due località ma mai utilizzata per problematiche strutturali emerse dopo la costruzione.

Promosso dal Consorzio di miglioramento fondiario di Gressan oggi c'è già un progetto che ne prevede la trasformazione in cunicolo tecnologico e condotta idrica per irrigazione, nonché via secondaria di transito (con una spesa, per la sola via di collegamento, che non supererebbe i sette milioni di euro).

Un'idea, quella del transito alternativo nel 'Drinc', sposata da Minelli e Guichardaz "per affrontare situazioni di emergenza (...) con modesti interventi strutturali si possono far transitare convogli in grado di trasportare un centinaio di persone da Cogne a Plan Praz di Pila in meno di mezz'ora. Ci siamo informate, abbiamo contattato il Genio ferrovieri di Casalmaggiore a Bologna e abbiamo capito che è effettivamente questo reparto dell'esercito che può effettuare un sopralluogo con i suoi esperti ed eventualmente, poi, intervenire. E' ciò che è accaduto in Abruzzo dopo il terremoto del 2009, quando il Genio ha ripristinato un tratto di ferrovia. Lo scorso anno in occasione dell'alluvione in Emilia sono intervenuti a sostegno della popolazione civile con altri interventi. Abbiamo capito che il sopralluogo si può fare ma ovviamente ci deve essere una richiesta ufficiale della Regione allo Stato Maggiore, una richiesta del tutto giustificata dalla situazione di calamità dichiarata e riconosciuta. Quindi il primo passo da compiere è questo".

Il secondo, da effettuare contestualmente, per PCP sarebbe quello di contattare la società che attualmente ha in deposito il materiale rotabile (dieci carrozze e tre locomotori).

"Si tratta della società Valente di Lainate - spiegano le consigliere - il materiale rotabile è tuttora lì (sopra, una foto dell'area 'Valente' da Google Maps). Abbiamo anche saputo che la famiglia Menoncello, proprietaria della società Valente, non ha concluso l'affare con l'Uzbekistan per la vendita del materiale rotabile che è quindi ancora disponibile e che può anche essere affittato. Chiaramente anche per questo secondo passo è la Regione che deve attivarsi, e noi riteniamo che un approfondimento vada fatto, che il sopralluogo sia da richiedere perché si capisca cosa si può fare. Purtroppo sappiamo che le emergenze nel tempo si ripetono ed è doveroso cercare di esplorare la possibilità di usare la ferrovia Pila - Cogne in un'ottica emergenziale, non di trasporto pubblico locale, anche perché sappiamo bene che è tutt'altro discorso. Quello è l'obiettivo su cui lavorare adesso". 

red.laprimalinea.it

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