Sbancamenti "per l’apertura di una pista di grandi dimensioni che bypassa lo sbarramento artificiale da anni messo a protezione del vallone del Grauson per impedirne accessi veicolari", sono segnalati da Legambiente VdA in una lettera indirizzata al sindaco del Comune di Cogne, Franco Allera; al Comandante del Corpo Forestale valdostano, Luca Dovigo; a Santa Tutino, direttrice della Struttura biodiversità, sostenibilità e aree naturali protette e al Presidente della Giunta, Renzo Testolin.
Secondo il presidente regionale di Legambiente, Denis Buttol, i movimenti-terra in quel vallone di Cogne riguarderebbero "in questa fase dei lavori", interventi su una centralina idroelettrica.
"La nostra associazione ha ricevuto da vari escursionisti e turisti delle segnalazioni riguardo sbancamenti in atto all’interno del vallone del Grauson - sottolinea Buttol -, opere che di fatto bypassano le regole fin qui imposte per la salvaguardia del vallone stesso".
Non mancano alcune perplessità in relazione alle autorizzazioni: "esaminando l’autorizzazione rilasciata dal sindaco in data 17 luglio 2024 - si legge nella lettera - si rileva che 'l’autorizzazione è valida esclusivamente per il tratto di strada succitato, qualsiasi deviazione dall’itinerario previsto e autorizzato è da considerarsi abusiva e sanzionabile”, mentre nell’esecuzione si è realizzato un tracciato nuovo e impattante in particolare nell’ultimo tratto prima dell’alpeggio di Pila".
Pur immaginando che i lavori siano funzionali al ripristino di opere danneggiate nel corso dell’evento alluvionale del 29 giugno scorso, Legambiente VdA chiede conferma "della natura e scopo di tali opere; del motivo delle dimensioni della pista aperta; della volontà di ottenere il completo ripristino ambientale; dei tempi previsti per la fine dei lavori e in particolare per la ricostruzione del muro barriera voluto dalla Regione con delibera del 2009 a chiusura della strada poderale e abbattuto per l’accesso temporaneo al cantiere".