Il Bastone di Asclepio - 20 agosto 2024, 07:42

La natura, una sconfinata farmacia

L’uso di piante ed erbe per curare la salute è la prima e più antica forma di medicina; fin dalla preistoria l’uomo ha sperimentato l’efficacia curativa di alcuni vegetali e ne ha adottato l’uso; queste conoscenze sono entrate a far parte del patrimonio della cultura popolare e si sono tramandate per generazioni

La natura, una sconfinata farmacia

Nell’Ottocento, grazie ai progressi della chimica e delle tecniche di produzione, la realizzazione di questi  rimedi è diventata più scientifica e razionale e la chimica farmaceutica ha puntato sempre più a isolare  nelle piante il “principio attivo” ritenuto responsabile dell’effetto curativo. Non dimentichiamo che ancora  oggi il 30% dei farmaci deriva direttamente o indirettamente dalle piante, l’esempio più noto è l’acido  acetilsalicilico, identificato nel salice, o i cardiostimolanti, derivati dalla digitale, o ancora gli antimalarici,  derivati dalla china.

Le sostanze che si possono trovare comunemente nelle piante medicinali sono molte:  alcaloidi, glucosidi, flavonoidi, lipidi, mucillagini, oli essenziali, resine, saponine, tannini , oltre ai nutrienti o  ai micronutrienti. Ognuna di queste sostanze svolge un proprio effetto sull’organismo, ma ogni pianta ne  contiene tipi differenti in percentuali diverse, creando un insieme unico dotato di proprietà particolari.

E’ il  “fitocomplesso”, l’insieme di tutte le sostanze presenti nella pianta, un’entità biochimica unitaria efficace  grazie all’azione complementare dei vari costituenti che conferiscono alla pianta medicinale proprietà  curative complessive più potenti rispetto ai singoli principi attivi. Inoltre, grazie alla presenza di varie  molecole, il preparato può svolgere diverse azioni terapeutiche. Ad esempio il biancospino ha un effetto  rilassante, ma è anche efficace contro le palpitazioni o le aritmie dovute allo stress.

Le proprietà dei rimedi  vegetali dipendono anche dai metodi di estrazione e di preparazione e si possono trovare in varie tipologie:  infusi, decotti, estratti fluidi, estratti secchi. Dalla pianta fresca si ottengono in particolare i macerati  glicerinati e gli estratti idroalcolici, per gli estratti idroalcolici si utilizza la parte adulta della pianta (foglie,  radici, sommità floreale), per i macerati glicerinati invece si usano i tessuti embrionali in via di accestimento  (gemme, giovani getti, semi).

Entrambe le preparazioni si possono utilizzare con successo sia per i disturbi in fase acuta , sia per quelli cronici. Si ritiene che i macerati glicerinati, tratti dalle parti giovani della pianta,  abbiano un’azione più dolce che arriva gradualmente in profondità e si prolunga nel tempo, gli estratti idroalcolici, estratti dalle parti mature della pianta, hanno potenzialmente un impatto più diretto ed  immediato.

LE VIRTU’ DELLA PIANTA CONCENTRATE IN UN LIQUIDO: GLI ESTRATTI IDROALCOOLICI

Per sfruttare tutte le proprietà presenti nelle piante officinali bisogna “estrarle” dalle parti vegetali per fare in modo che siano facilmente assimilabili dal nostro organismo. Il modo più comune e più antico è la preparazione di infusi e decotti, utilizzando per questo l’acqua bollente. Non tutti principi attivi vegetali però sono idrosolubili, cioè non possono essere tutti estratti con la sola acqua. Nel tempo, con la pratica e le ricerche, sono stati individuati altri materiali da usare come solventi: l’alcol, l’olio, la glicerina e l’aceto e ognuno di questi serve a produrre un rimedio diverso, nelle proprietà e nelle caratteristiche.

L’estratto idroalcolico è il prodotto della macerazione delle parti vegetali prescelte in una miscela composta da acqua e alcol, in diverse dosi e gradazioni a seconda del risultato che si desidera ottenere. Ha un potere estrattivo maggiore della sola acqua, si possono infatti ricavare principi attivi non idrosolubili, come ad esempio gli oli essenziali. Nell’estratto idroalcolico troviamo l’insieme dei principi attivi utilizzabili, quello che ho definito, nella prima parte della trattazione, “fitocomplesso”, quello a cui si devono le capacità curative del rimedio. Per realizzare questi estratti esistono delle regole precise, codificate dalla Farmacopea, in modo da ottenere preparati sempre omogenei. Si ricavano attraverso la macerazione a freddo, utilizzando ogni parte della pianta: foglie, fiori, radici, cortecce, semi, resine, a seconda di quella che contiene le maggiori proprietà. In base al tipo di pianta e dei principi attivi che si vogliono estrarre si usano gradi alcolici diversi nella composizione del solvente, ma deve essere come minimo 35° per garantire la conservazione del preparato.

Oltre alla gradazione è fondamentale anche la quantità totale di miscela solvente da usare per la macerazione: secondo le norme codificate per la preparazione degli estratti idroalcolici, la proporzione deve essere di 10 a 1, cioè 10 parti di soluzione idroalcolica per 1 parte di materiale vegetale (peso a secco). Questo consente di ottenere un prodotto efficace per il contenuto di principi attivi e in forma molto pratica e stabile da usare. Gli estratti idroalcolici sono tra i rimedi più diffusi, comodi da usare e veloci nel compiere la loro azione. 

MACERATI GLICERINATI: DALLE PARTI PIU’GIOVANI DELLE PIANTE

Il macerato glicerinato (M.G.) è ottenuto dalla lavorazione delle parti più giovani della pianta. Permette  quindi di estrarre i principi attivi presenti nelle parti in crescita, in particolar modo dei cosiddetti ormoni  vegetali, che le piante utilizzano per svilupparsi. Si ottengono dalle gemme e dalle parti della pianta nella  loro primissima fase di sviluppo: germogli, boccioli, giovani getti, radici appena formate, corteccia dei rami  più piccoli, linfa e semi. Si usano in pratica tutti i tessuti embrionali vegetali, chiamati 'meristemi', molto  ricchi di fattori di crescita dotati di notevoli capacità curative. Nelle gemme e nei germogli è racchiuso il  patrimonio genetico del vegetale, che permette lo sviluppo dell’intera pianta e di tutti gli elementi che la  compongono.

I fattori di crescita e gli ormoni vegetali contribuiscono a far germogliare le gemme e i semi,  attivano la formazione delle radici, stimolano la divisione cellulare, determinano l’orientamento verso la  luce, guidano i processi di crescita, di maturazione e di invecchiamento dei frutti e in generale dei tessuti  vegetali. La struttura molecolare di queste sostanze è in qualche modo simile alle molecole prodotte  dall’organismo umano, per questo possono interagire con i recettori che si trovano nel nostro corpo,  provocando una risposta biologica benefica per la salute. Hanno una funzione preventiva sui disturbi e  regolatrice delle funzioni fisiologiche, ma possiedono anche proprietà curative, con un effetto che agisce in  profondità. La tecnica con cui si producono i macerati glicerinati è meno aggressiva di quella per ottenere  gli estratti idroalcolici, per non alterare i tessuti giovani. Vanno utilizzati solventi non aggressivi, all’alcol si  aggiunge la glicerina vegetale.

Il metodo di preparazione standardizzato è stato definito dalla Farmacopea  francese dal 1965. Il macerato ottenuto viene poi sottoposto a una diluizione omeopatica decimale  hannemaniana. In pratica una parte del preparato di base viene mescolata con 9 parti di una miscela  contenente 50 parti di glicerina, 30 parti di alcol e 20 parti di acqua. Il macerato glicerinato (M.G. ) è  accompagnato dalla sigla 1 DH, che significa una diluizione decimale hannemaniana.

I RIMEDI PIU’ UTILI DA TENERE IN CASA

La natura è una grande farmacia e le piante che contengono sostanze utili alla nostra salute sono davvero numerose.

ARTIGLIO DEL DIAVOLO: antireumatico, analgesico e drenante dell’acido urico. Agisce su: artrite e artrosi, iperuricemia e gotta, sciatalgia, difficoltà digestive.

BARDANA: depurativa, ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante, epatoprotettiva, antiflogistica. Agisce su: acne, eczema e seborrea, iperglicemia, iperuricemia e gotta, calcoli renali, problemi epatici.

BIANCOSPINO: cardiotonico, antispasmodico, vasodilatatore delle coronarie, regolatore della pressione, rilassante, sedativo. Agisce su: tachicardia, ipertensione lieve, stati di tensione nervosa e insonnia.

CALENDULA: antinfiammatoria, riepitelizzante, antisettica, cicatrizzante, regolatrice del ciclo mestruale. Agisce su: infiammazione delle mucose interne o esterne, irregolarità mestruali, problemi cutanei.

CARCIOFO: epatoprotettore, coleretico (stimola la produzione di bile), disintossicante,  antiossidante, ipocolesterolemizzante. Agisce su: disfunzioni epatiche, ipercolesterolemia,  dispepsia, ritenzione idrica.

CARDO MARIANO: disintossicante, epatoprotettore, antiossidante, digestivo. Agisce su: steatosi epatica, intossicazione da funghi, ipotensione, sovrappeso.

ECHINACEA: immunostimolante, antinfiammatoria, antibatterica e antivirale, cicatrizzante. Agisce su: malattie da raffreddamento, patologie infiammatorie, lesioni cutanee.

FICO: normalizzante dell’attività gastrica, antispasmodico, antistress, antiallergico. Agisce su: difficoltà digestive, gastrite e ulcera, colite, problemi gastrointestinali di origine ansiosa.

FUMARIA: regolatrice del flusso biliare, epatoprotettrice, depurativa, diuretica, antinfiammatoria. Agisce su: digestione difficile, problemi di fegato, alitosi, cefalea, acne.

GINKGO BILOBA: antiossidante, antinfiammatorio, vaso protettore, vasodilatatore, stimolante cerebrale. Agisce su: malattie vascolari, declino cognitivo, problemi circolatori.

GINSENG: adattogeno, antistress, antifatica, energetico, immunostimolante, neuro stimolante. Agisce su: affaticamento, ipotensione, disfunzioni sessuali, stress, stanchezza mentale, invecchiamento precoce. 

IPPOCASTANO: riattivante della circolazione venosa e linfatica, flebotonico, antiedemigeno. Agisce su: insufficienza venosa (gonfiori, pesantezza, dolori), varici e flebiti, emorroidi, cellulite.

MIRTILLO ROSSO: protettore dell’apparato urinario, regolatore dell’intestino, antisettico, antinfiammatorio. Agisce su: cistite, coliti croniche, stipsi. 

OLIVO: antipertensivo, ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante. Agisce su: sindrome metabolica, sovrappeso, aterosclerosi, declino cognitivo. 

PASSIFLORA: calmante, sedativa, rilassante, antispasmodica, analgesica. Agisce su: insonnia e stati d’ansia, cefalea muscolo-tensiva, contratture muscolari, intestino irritabile.

PILOSELLA: diuretica, antisettica, antinfiammatoria. Agisce su: ritenzione idrica, litiasi urinaria (calcoli), iperuricemia e gotta, infiammazione renale, obesità.

RIBES NERO: antinfiammatorio, antistaminico, antistress, analgesico. Agisce su: manifestazioni allergiche (cutanee e respiratorie), rinite allergica, gastrite, sovraffaticamento, dolori articolari.

ROSA CANINA: immunomodulante, antinfiammatoria, depurativa, antiossidante. Agisce su: infezioni delle prime vie aeree, infiammazioni recidivanti, debolezza da convalescenza, affaticamento psicofisico, herpes labiale.

SALVIA: regolatrice del ciclo mestruale, antispasmodica, antibatterica, antisudore. Agisce su: turbe mestruali e problemi connessi alla menopausa, disturbi gastrici e intestinali, iperidrosi (sudorazione eccessiva), afte e stomatiti.

TARASSACO: depurativo, diuretico, stimolatore del fegato e della cistifellea. Agisce su: iperuricemia, problemi digestivi, dolori articolari, eczema, sovrappeso. 

TIGLIO: sedativo, regolatore del sonno, tranquillante, antispasmodico. Agisce su: insonnia, palpitazioni, tensione nervosa, ansia e stress, dolori intestinali.

UVA URSINA: antisettica, diuretica, antinfiammatoria, astringente. Agisce su: infezioni delle vie urinarie, litiasi renale (calcoli), cistite acuta, iperuricemia.

VALERIANA: sedativa, rilassante e antistress, spasmolitica. Agisce su: sindromi ansiose, disturbi del sonno, stress, spasmi e dolori a livello addominale.

A cura della Dott.ssa Caterina Tubère 

red.laprimalinea.it

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