"Suo figlio ha causato un grave incidente e per evitare l'arresto deve pagare i danni; una spesa che deve sostenere lei che è la madre". Con questa telefonata il 21 agosto scorso un 26enne italiano residente fuori Valle aveva portato a segno una truffa telefonica a danno di un'anziana di Aosta, dalla quale il giovane, presentandosi alla porta di casa spacciandosi per l'avvocato che poco prima aveva telefonato, si era fatto consegnare denaro, preziosi e il bancomat insieme al pin, per un valore di migliaia di euro.
L'anziana aveva poi denunciato l'accaduto ai carabinieri, raccontando loro di aver rintracciato suo figlio e che solo dopo aver parlato con lui si è resa conto di essere stata raggirata; intanto il falso avvocato non si era più fatto vivo. I militari della Compagnia di Aosta hanno visionato le immagini delle videocamere posizionate nei pressi dell'abitazione della donna e sono riusciti a individuare le sembianze di un giovane che si aggirava in zona a bordo di una Fiat Panda. Quella stessa persona aveva prelevato denaro da uno sportello bancario utilizzando il bancomat dell'anziana truffata. Il 28 agosto erano poi stati segnalati altri 15 episodi di truffe e tentate truffe tutte con lo stesso stratagemma o altri assai simili; quello stesso giorno il giovane era stato fermato ad Aosta alla guida della Panda.
Al 26enne, denunciato a piede libero, sono stati contestati i reati di truffa e tentata truffa; il giovane è stato anche segnalato per essersi fatto trovare alla guida pur con patente revocata e gli è stato inoltre notificato il foglio di via dalla Valle d'Aosta.
SU