Cronaca - 19 settembre 2024, 11:00

Processo 'Appalti', ora Chiavazza chiede risarcimento e vuole tornare capo ufficio tecnico a Valtournenche

Legali al lavoro per il 53enne definitivamente assolto con formula piena nel marzo scorso nel processo per la presunta corruzione in appalti pubblici che avrebbe avuto epicentro nel Comune ai piedi del Cervino

Giugno 2021, Fabio Chiavazza (al centro) esce dal tribunale di Aosta insieme ai suoi legali dopo la lettura della sentenza di primo grado

Giugno 2021, Fabio Chiavazza (al centro) esce dal tribunale di Aosta insieme ai suoi legali dopo la lettura della sentenza di primo grado

Reintegro a pieno titolo nel ruolo di capo ufficio tecnico comunale oppure un congruo risarcimento per l'ingiusto licenziamento, stimabile in circa 500 mila euro. E' quanto ha chiesto o meglio 'intimato' all'Amministrazione comunale di Valtournenche, con lettera del suo avvocato protocollata dagli uffici municipali nel giugno scorso Fabio Chiavazza, 54enne valdostano ex capo dell'ufficio tecnico del Comune di Valtournenche, che era stato arrestato nel 2018 (fece 170 giorni di carcere cautelare) nell'ambito dell'inchiesta 'Do ut des' dei carabinieri di Chatillon/St-Vincent e coordinata dal pm Luca Ceccanti su un presunto (e che quindi ora può definirsi non dimostrato) giro di corruzione in appalti pubblici che sino al novembre del 2018 avrebbe avuto epicentro nel Comune di Valtournenche. 

Contro l'assoluzione "perché il fatto non sussiste" di Chiavazza (principale imputato con diversi capi d'incolpazione) e di tutti gli altri 17 imputati, pronunciata nel luglio scorso dai giudici della Quarta sezione penale della Corte d'Appello di Torino, la Procura generale torinese non si è appellata, rendendola definitiva.

In 18 erano accusati a vario titolo di 19 capi di reato, sviluppati in un fascicolo d'indagine di circa 12 mila pagine, dalla concussione alla corruzione, dall'abuso d'ufficio alla turbativa d'asta, dal falso ideologico all'abuso edilizio sino ai reati tributari. Parti offese erano l'Anas, il Comune di Valtournenche e l'impresario valdostano Enrico Goglio che aveva denunciato di aver subìto un pesante taglieggiamento dall'allora capo dell'ufficio tecnico di Valtournenche Fabio Chiavazza. Adesso però il 54enne geometra quel posto lo rivuole e ha chiesto il reintegro immediato, subordinato a un risarcimento del danno valutato sui 500 mila euro.

"E' tutto in mano ai nostri avvocati - commenta la sindaca di Valtournenche, Elisa Cicco - le valutazioni legali non competono alla sede politica né amministrativa; questa giunta non è quella del 2018, quando Fabio Chiavazza fu arrestato e non ha mai preso decisioni su di lui in un senso o nell'altro. Attendiamo dai legali le corrette indicazioni su come procedere". La possibilità che Fabio Chiavazza torni a sedere sulla poltrona che dovette bruscamente abbandondare sei anni fa, non è dunque così' remota.

patrizio gabetti

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