Politica - 19 settembre 2024, 14:00

Arriva ad Aosta il Principe E.F. di Savoia e con lui una scia di polemiche

Emanuele Filiberto di Savoia

Emanuele Filiberto di Savoia

Questo fine settimana arriva in visita ad Aosta il Principe Emanuele Filiberto di Savoia. A invitarlo è l'Ordine mauriziano, storicamente legato ai Savoia, che ha organizzato varie iniziative benefiche, donando diverse decine di migliaia di euro ad associazioni che operano anche nel territorio comunale.

Il Principe arriverà in occasione dell'inaugurazione delle stele mauriziane dell'ospedale 'Parini', recentemente restaurate grazie alle donazioni dell'Ordine cavalleresco. 

Ma l'arrivo del Principe è seguito da una scia di polemiche politiche, dopo che la Giunta comunale del capoluogo ha negato la partecipazione ufficiale alla cerimonia - ovvero portando con sé l'araldo - alla banda municipale. Peccato che - sottolinea il Presidente dell'Ordine mauriziano, nonché volto dell'opposizione in Consiglio comunale, Giovanni Girardini (foto sotto) - molte delle donazioni arriveranno proprio alla scuola dell'Associazione Bandistica di Aosta, per "permetterle di continuare ad esistere ed essere aperta". 

A ribattere la palla è l'Assessore comunale all'Istruzione, Samuele Tedesco, che attraverso un post social sottolinea il diniego della Giunta Nuti alla partecipazione della banda municipale a un evento 'monarchico': "avendo ribadito la totale libertà dell'Associazione bandistica Città di Aosta di partecipare all'evento - ringraziando ulteriormente per le donazioni per alimentare le attività della Scuola civica di Musica 'Renato Arnod' - ho ritenuto non opportuna, insieme ai colleghi e alle colleghe della Giunta, la partecipazione della Banda musicale, con lo stemma araldico della Città".

Per l'Assessore Tedesco non era possibile concedere l'autorizzazione a una partecipazione ufficiale della banda, in quanto la sua presenza "in un evento che richiama titoli monarchici, non rispecchia i valori repubblicani della nostra comunità".

Una questione simbolica, dunque, anche se l'Assessore all'Istruzione chiude il proprio messaggio negando la natura politica del qui pro: "per me, dunque, nessuna discussione politica. La discussione è finita nel 1946".

Un post che non poteva non sollevare la contro-replica del leader di Rinascimento, Giovanni Girardini, che sottolinea la mera valenza banefica della visita: "l'Assessore Tedesco, si sente preso in causa, ma non e' così! (...) Mi dispiace che lui si senta vittima di tutto ciò che accade e che scrivo. Quale motivo avrei di avercela con lui se la quasi totalità dell' Associazione Bandistica suonerà liberamente - e per scelta - in occasione del pranzo finalizzato a raccogliere fondi per la sua scuola. E per di più il Sindaco, capo della sua Giunta, accoglierà il Principe al Salone Ducale".

Giuseppe Manuel Cipollone

SU