"Non è stato facile arrivare fin qui, ci sono ancora dettagli da migliorare, ma da oggi Aosta ha una nuova infrastruttura, continua e ramificata, che permette di attraversare la città, dal confine est a quello ovest del comune. Grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e a quelli che ci hanno lavorato".
Lo ha detto (e scritto in un post sul suo profilo FB) l'assessore ai Lavori pubblici e gestione del territorio, Corrado Cometto, inaugurando sabato 21 settembre la rete ciclabile di Aosta ovvero la pista ciclabile 'Vélo c'é', alla presenza dell'assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bertschy, del sindaco del capoluogo valdostano, Gianni Nuti, dell'assessore comunale all'Ambiente, Loris Sartore e del presidente della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta-FIAB, Natale Dodaro ("precursore della ciclabilità in Valle" ha detto di lui Cometto) oltre a diversi rappresentanti di enti e associazioni e a una nutrita 'pattuglia' di bambini ciclisti.
Durante la cerimonia, è stata anche consegnata la bandiera gialla 2024 'Aosta Comune Ciclabile', un riconoscimento della Fiab che sottolinea l'impegno della città nel promuovere una mobilità più sostenibile. 'Vélo c'é' corre lungo un percorso dedicato di 23 chilometri; 15 dei quali 'nuovi' che si aggiungono agli otto precedentemente realizzati.
"La città vede le sue periferie ricucite al centro, nell'ottica di un'Aosta più vivibile, più connessa e più sostenibile - ha detto Nuti - in queste circostanze l'impatto è sempre un po' traumatico per qualcuno, ma noi guardiamo all'orizzonte e non ci guardiamo indietro".
L'assessore Sartore è intervenuto ricordando che con la pista ciclabile "si completa una rete tutta urbana che accorcia le distanze e unisce i quartieri. Sarà possibile circolare in città in maniera sicura e confortevole". Il sindaco ha anche insistito su come oggi infrastrutture come la ciclabile "siano un modello urbano tra i più efficaci nella lotta all'inquinamento".
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