Economia - 15 ottobre 2024, 21:28

Turcato (Confindustria), 'caute sul futuro le aziende valdostane, occorre una strada sicura'

Turcato (Confindustria), 'caute sul futuro le aziende valdostane, occorre una strada sicura'

"Le nostre aziende creano il 40% del valore aggiunto prodotto in Valle d'Aosta ogni anno. Un patrimonio che deve trovare una strada sicura da seguire, perché la stabilità in economia e nelle aziende non esiste. O si cresce o si decresce, fermi non si può stare. Tanto più in questa fase storica che non vogliamo subire, e che invece insieme dobbiamo gestire e su cui siamo chiamati a costruire per generare nuovo sviluppo sostenibile e dove la condivisione e la responsabilità sociale tornino a essere un fattore di crescita". Lo ha detto il presidente di Confindustria VdA, Francesco Turcato (foto sotto), durante i lavori a Saint-Vincent di 'Abilitare il futuro. Un patto per il presente', 79esima assemblea dell'organizzazione delle imprese manifatturiere e di servizi che in Valle d'Aosta rappresenta oltre 300 aziende e con quasi 8.000 dipendenti a tempo indeterminato.

"È in corso un evidente cambiamento - ha proseguito Turcato - nel modello di società occidentale, dove spesso la domanda di lavoro supera l'offerta. Già oggi il 64% dei millennials non lavorerebbe in un'impresa non socialmente responsabile e con forti valori sociali, in grado di coniugare flessibilità e cambiamento. Un territorio come il nostro garantisce già oggi le migliori risposte a tutte queste esigenze nuove. Tecnologia, ambiente, diritti e diversità sono incognite, ma la variabile è il capitale umano che verrà, questa è la sfida decisiva dei prossimi anni, anche tenendo conto del calo demografico. Ecco perché abilitare il futuro è un patto per il presente". 

L'andamento delle imprese 

Per Confindustria, tra le imprese valdostane prevale la cautela per il quarto trimestre del 2024. Restano stabili occupazione, investimenti e utilizzo degli impianti, ma pesano  i timori sull'export legati anche alla chiusura del traforo del Monte Bianco fino al 16 dicembre.

Nel settore edile calano le attese sulla produzione e sulle nuove commesse. 
"Le imprese della manifattura e dei servizi - si legge in una nota - hanno attese ancora positive per produzione e nuovi ordini, seppur a un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente".

Spiega Francesco Turcato: "I risultati di questa indagine congiunturale scontano un complesso quadro geopolitico, che si somma alla debolezza delle economie di Germania e Francia, che sono i principali partner commerciali delle aziende italiane. Le previsioni delle nostre aziende per il quarto trimestre, nel caso specifico della Valle d'Aosta, sono poi logicamente influenzate dalla chiusura del Traforo del Monte Bianco, con forti impatti e aumento dei costi della logistica e delle catene di fornitura, che si protrarranno fino al 12 dicembre. Se quindi il calo delle attese sull'export era prevedibile, la stabilità nell'occupazione e negli investimenti è una risposta chiara sulla solidità delle nostre imprese, che in attesa del calo dei tassi d'interesse e dell'inflazione, già adottano strategie espansive". 

red.laprimalinea.it

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