Cronaca - 03 novembre 2024, 21:00

'Fuori i fascisti...' scoppia il tafferuglio e arriva la polizia; 'sporcata' stupidamente la festa di chiusura di FrontDoc

Il rammarico di Nora Demarchi, co-direttrice del festival, 'il nostro spirito è inclusivo, partecipativo e democratico'

'Fuori i fascisti...' scoppia il tafferuglio e arriva la polizia; 'sporcata' stupidamente la festa di chiusura di FrontDoc

La premiazione dei docufilm più belli, le riflessioni social-culturali, l'apericena e il concerto dei Meganoidi. Doveva essere l'allegra festa di chiusura del festival del cinema di frontiera FrontDoc 2024, quella organizzata dalle 18 di sabato 2 novembre ad Aosta nei locali di Plus, la ex Cittadella dei Giovani e lo è stata almeno fino alle 1 del mattino di domenica, quando tre clienti del bar interno alla struttura pubblica sono stati avvicinati da una giovane.

I tre in questione sono Lorenzo Aiello, ex referente valdostano di CasaPound oggi responsabile cittadino di Fratelli d'Italia; il suo amico e compagno di partito Armando Mascaro, musicista e consigliere comunale di FdI a Saint-Pierre e Philippe Milleret, anch'egli musicista, cantautore e noto autonomista esponente politico di Pays d'Aoste Souverain-PAS.

Sono andati lì, hanno confermato tutti e tre a Laprimalinea, "per bere qualche birra, discutere di un progetto musicale che prevede un concerto nella sala di Plus e anche, perché no, dare un'occhiata al concerto dei Meganoidi...".

Dunque Aiello, Mascaro e Milleret stanno parlando tra loro quando la giovane, avvicinatasi, invita con un sorriso Aiello a staccarsi dagli altri due e a seguirla. Dopo qualche passo lei cambia espressione e - stando a quanto sostenuto dallo stesso Aiello e da Mascaro - intima all'esponente della destra valdostana di andarsene via subito "perché qui non accettiamo provocazioni, qui fascisti non ne vogliamo...". Lui replica dicendo di non capire il motivo di quella che considera una sorta di minaccia neppure tanto velata ma in pochi attimi la situazione cambia ancora perché a dar manforte alla ragazza giungono altre persone "con fare minaccioso, aggressivo e offensivo", assicura Aiello, che senza troppi complimenti lo circondano e lo 'pressano' da vicino, quasi spingendolo.

Da quel momento e come spesso accade in queste situazioni, la ricostruzione dei fatti difetta necessariamente di precisione ma sta di fatto che Aiello e Mascaro, sostengono entrambi sorretti dalla testimonianza di Milleret, vengono circondati e "coperti di insulti e minacce". In pochi attimi, però, Aiello è a terra e il rischio che il confronto degeneri diventa concreto al punto che Philippe Milleret - 44 anni, 110 chili quasi tutti di muscoli e un passato da campione di braccio di ferro decide di intervenire e frapporsi tra l'ex CasaPound e il gruppo che in quel momento lo sta sovrastando, nel tentativo di riportare la calma. E ci riesce, imponendosi con 'fisico' e buon senso, ma intanto qualcuno ha telefonato al 112 e sul piazzale della ex Cittadella arrivano polizia e carabinieri.

Che dopo qualche minuto, facendosi largo tra giovani (e meno giovani) esagitati e cercando di capire qualcosa tra voci concitate individuano fra tutti un 42enne, professionista dell'informazione, collaboratore di diverse iniziative inclusive e solidali, che mai in vita sua risulta essersi macchiato di comportamenti violenti (nemmeno sabato sera) e se lo portano via. Passerà qualche ora in Questura in identificazione e l'intera giornata di domenica a chiedersi perché sia toccato proprio a lui...Forse però in quei momenti di grande agitazione si era rifiutato di fornire le proprie generalità agli agenti.

Intanto verso le 2,30 del mattino, a Plus, dopo la ripartenza delle Forze dell'ordine, era già ritornata la calma. Qualcuno, qualche ora dopo, ha parlato di "aperte provocazioni politiche" da parte degli esponenti di destra, che dal canto loro le negano recisamente: "Ci hanno apostrofati 'fascisti di m.... andate via, questa è una serata antifascista', ma non eravamo certo andati per provocare...". Non risultano denunce, né danni a cose e persone. Solo il dispiacere degli organizzatori per una bella festa 'sporcata' in modo incomprensibile.

"FrontDoc è rammaricato per l'accaduto -  afferma Nora Demarchi, co-direttrice di FrontDoc - e per il fatto che una festa all’insegna del cinema e dello stare insieme diventi un’occasione di tensioni, in disaccordo con lo spirito inclusivo, partecipativo e democratico che caratterizza la nostra manifestazione".

patrizio gabetti

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