Il 15 ottobre scorso le consigliere di Progetto Civico Progressista-PCP, Erika Guichardaz e Chiara Minelli, avevano inviato al Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin (foto sotto), una richiesta di parere circa l'interpretazione della legge 21 del 2007 sul limite dei mandati per chi ha già ricoperto più incarichi in Giunta. Ciò perché, spiegano le consigliere in una nota, "da più parti si levavano voci sulla possibilità che attuali esponenti di Governo non potrebbero, per legge, ricoprire incarichi di assessore o Presidente di Regione nella prossima Legislatura. Il 18 novembre con una nuova lettera si era sollecitato tale parere che, inspiegabilmente, non era arrivato".
Affermano Minelli e Guichardaz: "Il Presidente Bertin durante l'ultimo Consiglio Valle ci aveva detto che la questione era stata affrontata in Ufficio di Presidenza (e perché mai? non è compito di tale ufficio esprimere pareri di natura giuridica, bensì degli uffici preposti presso la presidenza del Consiglio) e che a breve sarebbe arrivato il parere".
Oggi, a 45 giorni dalla prima richiesta, "è finalmente arrivata la risposta, che è la seguente: "(...) l'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 27 novembre, ha ritenuto all'unanimità che non vi sia titolo a rispondere, con riferimento ai casi indicati nella vostra richiesta, in quanto trattasi di mere ipotesi al momento non ancora verificatesi e in ordine alle quali ogni valutazione sarà effettuata dagli organi a ciò deputati nel momento in cui dovesse eventualmente realizzarsi la situazione rappresentata".
Le consigliere di PCP si dicono "costernate: 45 giorni per rispondere che ogni valutazione sarà effettuata ex post, magari addirittura dopo le prossime elezioni! Non abbiamo chiesto valutazioni, bensì un parere da parte degli organi competenti che sono tenuti a dare una interpretazione e un chiarimento su una legge regionale, scritta dal legislatore regionale nel 2007, non di una norma che proviene da Marte! Per l'ennesima volta il Presidente Bertin, un tempo - ormai distante anni luce - campione di legalità e trasparenza, decide di lavarsene le mani e di nascondersi dietro l'Ufficio di Presidenza, assumendo i panni di Ponzio Pilato di nos-atre, con l'assenso di tutto l'Ufficio di Presidenza, e non solo".