"Ieri (giovedì 5 dicembre ndr), poco prima della seconda audizione dei vertici Cva in Quarta commissione consiliare regionale, il consigliere leghista Simone Perron ha organizzato e condotto una conferenza stampa giustamente definita da una testata on line (Laprimalinea.it ndr) 'criptica in certi passaggi, sconcertante in altri, decisamente accusatoria'".
Inizia così una nota stampa del gruppo consiliare PCP, secondo cui "lo scopo di tale conferenza è stato quello di 'informare i valdostani' di un presunto pactum sceleris tra PCP e qualche esponente di maggioranza o di Governo (non si è capito bene) ai danni del management di Cva, che deriverebbe da 'una comunanza di visioni tra l'estrema sinistra, ovvero PCP e parte della maggioranza'".
PCP ricorda che "il consigliere Perron, che non difetta certo di fantasia, ha tirato in ballo anche l'ex Presidente di Finaosta, Nicola Rosset, facendo pesanti insinuazioni: 'E quale ruolo ha avuto l'ex presidente di Finaosta in tutto questo? Una nomina politica fortemente voluta dalla Giunta Lavevaz che lo volle a tutti i costi. Lui ha fatto da raccordo tra le parti?'. Non ci è ben chiaro a che cosa volesse riferirsi Perron quando ha annunciato che si sta per scoperchiare 'un vaso di Pandora' e quali presunte nefandezze sia riuscito a ricostruire…".
Da parte sua il Movimento progressista di minoranza ribadisce "la posizione critica più volte espressa nei confronti di alcune scelte di Cva" e intende "rassicurare i colleghi della Lega (e non solo loro...) che, visti i nostri rapporti con Governo e maggioranza noti a tutti, è ben difficile che qualcuno ci fornisca documenti e informazioni (spesso anzi ci viene risposto picche), tanto più attraverso la mediazione di terzi. Al collega Perron consigliamo di lasciar perdere teoremi, dietrologie e complotti: la spy story che ha costruito non quaglia".