"In relazione alle notizie diffuse nelle ultime ore su una circolare del ministero dell'Interno riguardante le prossime elezioni comunali, si precisa che tale circolare si riferisce espressamente alla disciplina statale e ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario. Inoltre, si ricorda che la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha competenza legislativa primaria nella materia e che la legge regionale, ordinariamente, già prevede un turno autunnale per le amministrazioni che scadono nel secondo semestre, diversamente dal resto d’Italia, dove è previsto un solo turno di elezioni amministrative in primavera".
Così la nota diffusa questa mattina dall'Amministrazione regionale a precisazione dell'articolo de Laprimalinea.it, al quale sono seguiti quelli di altre testate locali nonché l'avvio di un dibattito politico sulle reali possibilità di uno slittamento delle elezioni amministrative in Valle (66 Comuni tra cui Aosta) dal periodo 'naturale', ovvero quello di fine mandato nel settembre-ottobre 2025, alla primavera del 2026.
La circolare, firmata da Claudio Palomba, Capo Dipartimento del Ministero, rispolvera l'efficacia dell'articolo 1, primo comma, della legge 182 del 7 giugno 1991, secondo la quale “le elezioni dei Consigli comunali si svolgono in un turno annuale ordinario da tenersi in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno se il mandato scade nel primo semestre dell’anno, ovvero nello stesso periodo dell’anno successivo se il mandato scade nel secondo semestre”. Il turno elettorale si deve dunque svolgere tra il 15 aprile e il 15 giugno dell’anno successivo a quello normalmente coinvolto se il mandato scade nel secondo semestre: si ritiene quindi che per le amministrazioni che hanno eletto il sindaco nell’autunno 2020 – e che avrebbero dovuto farlo nella primavera dello stesso anno, non fosse stato per lo scatenarsi della pandemia Covid - la tornata elettorale cadrà quindi nella primavera 2026 invece che nell’autunno 2025.
Come chiaramente ricordato nel nostro precedente articolo, la circolare ministeriale anche se di tono perentorio di fatto 'apre' all'eventualità di uno slittamento della data pur restando alla Valle d'Aosta la competenza primaria: la legge elettorale regionale già prevede due turni in autunno e in primavera, quindi non vi è obbligo né in un senso né nell'altro.
Va però sottolineato che con la nuova circolare, il ministero dell’Interno ha scelto di riportare uniformità nel calendario elettorale. La scelta ha una doppia implicazione: il ripristino della regolarità elettorale. Si tornerebbe al ciclo quinquennale naturale, garantendo coerenza e prevedibilità nel sistema elettorale locale; una maggiore chiarezza per i cittadini e per le forze politiche.