Quando l'abito fa il monaco - 15 dicembre 2024, 14:00

Un'immersione elegante nel mondo di Coco Chanel

L’intramontabile icona del lusso rilassato anche per l’autunno-inverno 2024-25

C.Chanel

C.Chanel

Con romanticismo ed eleganza, la Maison Chanel ci riporta al 1912, quando Gabrielle Chanel aprì, a Deauville, la sua prima boutique di cappelli a tesa larga abbinati a capi di abbigliamento ideati per le attività all’aperto.

Nella sua collezione autunno-inverno 2024-25 ritroviamo, infatti, il suo passato e lo stile degli anni Venti, la Belle Époque, che ispirò le sue prime creazioni: i malinconici cieli grigio-blu e le silenziose spiagge di sabbia bianca incastonati in una delle più raffinate località turistiche della Normandia.

Il piglio sportivo che rispecchiava il modo di vivere di quegli anni è il fil rouge che attraversa tutte le collezioni della stilista francese, tendenze che ogni volta prendono forme diverse. Un lusso rilassato così definito negli anni, per la sua eleganza senza tempo e per la sua semplicità.  

Oggi, ci propone il suo elegante rigore, in bianco e nero, armonizzato da intrecci e dettagli che ricoprono gonne e bordi di collo e maniche. Un look total Chanel per essere una vera Mademoiselle!

Silhouette perfette anche nelle versioni colorate. Linee assolutamente simmetriche, volumi aderenti, bottoni e pieghe sempre al posto giusto sono gli inimitabili dettagli della Maison Chanel per il total violet e per il mélange bianco-rosa. Il colore dona semplicità e spigliatezza che alla donna non devono mancare mai.

Oro e argento, anche mescolati con avorio e rosa pallido, diventano per Chanel la giusta soluzione per il dress code delle prime a teatro. Ancora una volta, l’eleganza della donna si trasforma in un appuntamento irrinunciabile per le grandi occasioni.

Cappottini perfetti che segnano i delicati fianchi delle demoiselles sono soluzioni ideali per le serate da ricordare. Spuntano gioielli e fiocchi dorati per rendere ancora più elegante quello che la perfezione ha già creato.

In versione corta o lunga, la gonna è impreziosita da bottoni ricercati e luminosi che diventano gioielli, al tempo stesso. La cintura in raso avvolge i fianchi e diventa fiocco nella sua chiusura.

Sulle passerelle di Chanel sbarcano anche grandi e morbide cappe, storici capispalla che scendono fino a terra. Per la Maison, sono cornici di un quadro prezioso dove la perfezione è donna. Tessuti leggeri, balze e ricami sono un ritorno al passato e ricordano viaggi in carrozza.

Ancora una volta, i protagonisti delle serate mondane sono i blazer con enormi maniche a sbuffo e mantelli di piume nero corvino con dettagli d'oro e grandi fiocchi neri.

Nella collezione autunno-inverno 2024-25, la modernità arriva con il rosso intenso e tessuti innovativi. Contrasti di colori e sperimentazioni con inserti lucidi sono simboli di sensualità e passione dei capispalla.

Romantico ed elegante è il beauty look di Madame Coco. Il segreto si nasconde nella naturalezza delle note calde della palette di avorio che gioca con l’incarnato. Compaiono bianche piume in vita e delicati ricami in oro. La raffinatezza si presenta in nero lucido con inserti a balze e un grande fiocco centrale.

La Maison Chanel riserva anche uno spazio alla leggerezza per abiti corti e lunghi. Veli neri sovrastano corpose gonne bianche in un gioco di continui contrasti cromatici. Perle e decorazioni impreziosiscono la silhouette femminile. 

Per i mesi invernali, non potevano mancare i cappelli a tesa larga che resero famosa la stilista francese in tutto il mondo. Nelle varie delicate tonalità di bianco e rosa portano un décor nella nuova versione. Si tratta di una spilla lucente a forma di quadrifoglio o, ancora più retrò, una piuma per un outfit di lusso rilassante. A completare il ritorno al passato, si fanno notare i completi cardigan-pantaloni in tweed.

L’abito comodo, ma elegante fu proprio una delle conquiste dello stile di Mademoiselle Coco, negli anni Venti. Oggi, lo ritroviamo nella sua collezione autunno-inverno 2024-25. Abiti fluidi che scivolano sul corpo come le onde del mare impetuoso della sua Deauville segnano il look Chanel in segno di libertà.

A cura di Marisa Gheller

La redazione de Laprimalinea.it ringrazia la giornalista Marisa Gheller per la sua preziosa, eccelente e raffinata collaborazione.

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Chi è Marisa Gheller

Classe 1972, mamma di Samuel Jihoon e moglie di Alfonso che, oltre a fare tagliatelle e pizza per passione, ha la capacità di sopportarmi tutti i giorni. Ho fatto parte delle mitiche 'Frecce rosso e nere', squadra valdostana di velocità su ghiaccio, quando il palaghiaccio di Aosta era ancora scoperto e ci si allenava sotto la pioggia e in presenza anche di 20 cm di neve sul ghiaccio. Da adolescente, mi sono tolta qualche soddisfazione con la squadra femminile valdostana di pallamano che ha militato in serie A e B (ho fatto anche l’allenatrice della squadra maschile dove ho conosciuto mio marito). Poi, gli studi a Chambéry. Il campus universitario francese mi ha accolto nella squadra ufficiale di Handball e per ben 3 anni di seguito, abbiamo superato i gironi locali, arrivando alle finali nazionali. Lì, non siamo andate oltre l’ottavo posto, ma è stata un’esperienza unica che auguro a tutti i giovani di poter fare. La scelta di rimanere in Valle è stata dettata dal destino. Come nella canzone “Le cose che hai amato di più” di Biagio Antonacci, “… il destino ha più fantasia di noi…” e così è stato per me. Nessun rimpianto, nessun sacrificio, ho lasciato la Danimarca dove lavoravo da mesi e sono rientrata in Valle. Un giorno, dopo diversi anni, quando pensavo di essermi rassegnata ad una vita di coppia, una telefonata mi ha cambiato l’esistenza. Gli occhi a mandorla di mio figlio mi aspettavano a Seoul. E così è iniziata la meravigliosa avventura di mamma. A questo punto, vi chiedere perché mi sono appassionata di moda. Vedere sfilare mio figlio in passerella o in posa dietro a una macchina fotografica mi ha permesso di vivere “quel mondo” da genitore e da giornalista. Spero dunque che, con quella duplice emozione riesca a raccontarvelo!

 

Marisa Gheller-red.laprimalinea.it

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