Fermato in auto a Saint-Pierre la sera tra mercoledì 1 e giovedì 2 gennaio per un controllo di polizia dopo un incidente stradale, durante l'accertamento sulle condizioni generali di guida ha improvvisamente dato in escandescenze giungendo a minacciare gli agenti, eludendo i loro tentativi di riportarlo alla calma: ha chiesto con veemenza che il test alcolemico deciso dagli agenti fosse eseguito in ospedale e alle loro contestazioni ha reagito con rabbia. Condotto a forza in questura, ha continuato a opporre violenta resistenza ed è stato arrestato in flagranza.
Protagonista della disavventura giudiziaria è Pier Federico Pretti, 47enne medico primario, responsabile del Servizio di Neurochirurgia dell'ospedale 'Parini' di Aosta che, dopo una notte in cui ha continuato a inveire contro i poliziotti e persino, secondo alcune testimonianze, contro il personale del 118, ieri mattina è stato condotto, ammanettato, di fronte al Gup del tribunale di Aosta Maurizio D'Abrusco, che ha convalidato l'arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale (ma le indagini non sono terminate e la situazione del professionista sanitario potrebbe aggravarsi) e ha fissato la prima udienza processuale il prossimo 25 marzo (giudice Marco Tornatore). Assistito dall'avvocato Federico Fornoni e interrogato dal Gup, Pretti si è avvalso della facoltà di non rispondere ma è stato comunque rimesso in libertà senza ulteriori misure cautelari.
Nell'incidente stradale che peraltro avrebbe causato lo stesso Pretti, due giovani che viaggiavano su un'altra auto sono finite in Pronto soccorso.