Circola da ieri sui social e su Whatsapp ed è indirizzata al presidente della Giunta, Renzo Testolin; all’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi; al direttore generale e al direttore sanitario dell’Usl della Valle d’Aosta, Massimo Uberti e Mauro Occhi. E' la petizione “Mai più un solo genitore in pediatria!”caricata sulla piattaforma Change.org, che raccoglie firme per consentire a entrambe i genitori di accedere insieme al reparto di Pediatria.
L'ha pensata e lanciata Jean-Pierre Boch, padre di Lucie, la bimba di meno di 3 anni morta all'ospedale Beauregard di Aosta la notte tra il 10 e l’11 giugno scorsi per un arresto cardiocircolatorio. Boch vuole far cambiare, si legge nella presentazione della petizione, “una regola per me ingiusta ed infausta per la quale mia moglie ha dovuto affrontare da sola quella nottata maledetta. Non deve più succedere che in Valle d’Aosta un papà debba ricevere la telefonata più brutta della sua vita e metta a repentaglio la propria vita a causa di una regola priva di senso, perché una bambina/o non ha solo un genitore ma due”.
Da lunedì 27 gennaio la petizione ha raccolto più di 1.120 firme. “Ho trovato privo di ogni senso - afferma Boch - in entrambi gli accessi in pronto soccorso, che la prima frase rivoltaci al citofono per poter accedere al reparto di Pediatria fosse ‘un solo genitore’, come se mia figlia avesse solo un genitore. Già mi sono chiesto come potesse essere possibile che la loro prima preoccupazione non fosse la salute di mia figlia, ma il non essere accompagnata da entrambi i suoi genitori. Inoltre, mi ha fatto sentire un genitore di serie B“.
In reparto “è entrata solo mia moglie e non abbiamo protestato perché siamo persone civili e rispettose delle regole. Verso le 23 di lunedì mia moglie ha ancora chiesto alla pediatra di turno se fosse possibile che la raggiungessi, visto che la situazione sembrava aggravarsi, ma le è stato risposto che ‘no, no un solo genitore signora’. Questo in un reparto vuoto, in una stanza vuota! Dopo circa due ore e mezza mia figlia è morta”.
Ricorda Boch: “Ho rischiato la vita nel tratto di strada da Saint-Vincent, dove lavoro, al Beauregard dopo che ho saputo che mia figlia era morta”. Il papà della piccola Lucie invita tutti a sottoscrivere la petizione.