Sono già 700 le firme raccolte dalla petizione lanciata dall'associazione 'La Nave dei disperati' del neuveun Mario Pitrolino, che contesta la realizzazione e chiede di modificare la nuova rotatoria di Nus. O meglio, chiede di modificare la viabilità all'altezza dell'intersezione tra la statale 26 e l'uscita dal paese in via Risorgimento, in direzione della nuova rotonda con svincoli per Chatillon e Fenis dove, attualmente, vige la svolta obbligatoria a destra anche per chi dovesse andare verso la nuova rotonda. I firmatari vogliono riportare la viabilità alla situazione preesistente ed eliminare quindi l'obbligo di svolta a destra.
Domenica 2 febbraio, Pitrolino insieme all'associata Stella Siciliano ha raccolto un centinaio di sottoscrizioni al gazebo allestito a Nus. "Mentre si aspetta che la Regione prenda una decisione, La Nave dei disperati' continua la raccolta firme - commenta il battagliero pensionato di Nus - domenica 9 febbraio saremo a Champagne, di fronte all'attività commerciale Pellissier e il 16 febbraio saremo a Fenis. I cittadini devono essere rappresentanti e ascoltati, né l'ANAS né nessun altro ha il diritto di calpestare i nostri diritti: questa battaglia noi la vinceremo...".
La nuova rotonda costringe gli automezzi a svoltare verso Aosta, anche se si dirigono verso Torino, per raggiungere la rotonda all’altro ingresso del paese e a tornare indietro percorrendo così più di due chilometri.
Sulla questione è intervenuto recentemente in Consiglio Valle l'assessore regionale alle Opere pubbliche, Davide Sapinet: "Il progetto della rotonda è stato sviluppato in accordo tra Anas e Comune di Nus e negli anni ha subìto varie modifiche, prevedendo infine, nel progetto esecutivo appaltato, il divieto di svolta dall’innesto a ovest del paese in direzione Torino. All’iter progettuale complesso è seguito un altrettanto travagliato iter nella fase esecutiva, con ben due rescissioni contrattuali e un lungo periodo di sospensione dei lavori. Le possibili criticità conseguenti alla scelta della svolta da via Risorgimento sono state manifestate dall’attuale Amministrazione comunale ad Anas sin dall’avvio dei lavori, con una prima proposta del Comune di modifica che chiedeva la realizzazione di una terza corsia, e ribadite in ultimo nell’autunno scorso, con la richiesta di provvedere a modificare l’immissione ad est di via Risorgimento con la strada statale 26 (richieste e attività condivise anche dalla Regione)".
La successiva risposta negativa di Anas, "unita alla necessità di dover portare a conclusione l’intervento di costruzione della nuova rotonda (che per il suo iter lungo e travagliato ha anche rischiato di perdere i relativi finanziamenti) - ha concluso Sapinet - hanno necessariamente consigliato di rinviare la risoluzione di tale problematica ad una seconda fase, che è già stata avviata, legata agli interventi comunali di riqualificazione dell’area sportiva".