La prima cosa che colpisce, all'ingresso del numero civico 23 di corso Père Laurent, ad Aosta, è che il portone di accesso è chiuso a chiave.
Quella del Liceo artistico del capoluogo valdostano è l'unica sede scolastica a tenere le porte chiuse e la ragione la spiega senza mezze parole una bidella: "Chiudiamo per evitare che entrino persone 'sgradite' o, peggio ancora, pericolose. Proprio l'altro giorno i vandali sono venuti a orinare sui muri e sul portone della scuola e questo è solo uno degli episodi meno gravi di malvivenza di cui siamo costantemente ostaggio; in questi mesi ci sono stati diversi accessi notturni nelle pertinenze dell'Istituto (non nei locali) e non si vive tranquilli neppure in pieno giorno. Quando arrivano le 18 e resto solo io a finire il turno, chiamo mio marito che mi aspetta fuori perché ho paura a rimanere qui da sola e ancor di più a uscire al buio".
Una paura più che comprensibile: le due scale che, nel cortile sul retro del Liceo, accedono al livello interrato dell'edificio, sono in uno stato di degrado estremo, disturbante. Un puzzo insopportabile si leva dalle immondizie marcescenti depositate lungo i gradini; uno spazio buio e angusto divenuto una vera e propria discarica di rifiuti di ogni tipo, tra i quali spiccano evidenti scarti di consumo pressoché quotidiano di stupefacenti.
Alcuni residenti della zona, così come il personale scolastico, segnalano che in quel cortile quando cala la sera prende vita un'intenso via vai di giovani: pusher e loro clienti. Sotto un cumulo di cartacce e bottiglie di plastica in fondo a una delle scale era celato, fino a questa mattina, un astuccio sporco e maleodorante contenente diversi mazzi di chiavi, ma nessuna di queste apre porte della scuola.
Non risultano violazioni di domicilio; i vandali, per quanto è dato sapere, non hanno mai rubato nulla e non essendoci state effrazioni finora i vertici dell'Istituto hanno ritenuto di non aver elementi per sporgere specifica denuncia alle Forze dell'ordine, "pur se comunque sono state puntualmente segnalate le diverse problematiche che creano profondo disagio nell'Istituto" spiega la preside Annamaria Distasi.
Quanto alle scale esterne, l'Amministrazione regionale provvede alla pulizia a fondo e alla disinfezione almeno due, tre volte all'anno ma in poco tempo vengono nuovamente ridotte in stato di indicibile degrado. "Ci tengo a ribadire - afferma Distasi - che l'Istituzione scolastica e i nostri studenti di tutto quanto di male accade all'esterno della struttura non hanno alcuna colpa: bulli, teppisti e spacciatori arrivano da altrove e i nostri ragazzi sono vittime di questa situazione".
Teppisti che, qualche giorno fa, non hanno risparmiato dai loro vandalismi nemmeno il gazebo di un'associazione di lotta ai tumori, allestito non distante dall'Istituto. Un cancello che consentiva l'accesso al cortile sul retro della sede liceale è stato finalmente chiuso a chiave nei giorni scorsi, ma la situazione non è migliorata e certamente, almeno sul piano dell'igienizzazione degli ambienti esterni, l'Amministrazione regionale potrebbe fare di più.