Attualità - 23 febbraio 2025, 20:20

La Valle ha celebrato l'Autonomia e festeggiato i nuovi 'Amis' e 'Chevaliers'

Foto di gruppo per 'Amis' de la Vallée d'Aoste, 'Chevalier de l'Autonomoe' e autorità regionali

Foto di gruppo per 'Amis' de la Vallée d'Aoste, 'Chevalier de l'Autonomoe' e autorità regionali

La Valle d'Aosta ha celebrato oggi, domenica 23 febbraio, il 77° anniversario dello Statuto speciale, il 79° anniversario dell'Autonomia e la Festa della Valle d'Aosta.

Le celebrazioni, che si sono svolte nella Sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale, sono state introdotte dal Coro Penne Nere, che ha cantato la tradizione valdostana sotto la direzione di Fabrizio Engaz, e dal giovane Fabien Lucianaz dell’associazione Le Digourdì, che ha letto i passaggi più significativi del discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica durante la sua visita del 7 settembre 2024, in cui ha reso omaggio alle istituzioni autonome e alle specificità culturali e linguistiche della comunità valdostana.

I rappresentanti delle istituzioni valdostane hanno fatto il punto sugli sviluppi e le sfide dell’Autonomia, alla presenza di due ospiti d'onore: Muriel Favre-Torelloz, presidente del Gran Consiglio del Canton Vallese, e Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano/Bozen.

Nel suo intervento, il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha dichiarato: «Al di là dei confini ufficiali, la Valle d'Aosta fa parte di una rete fitta di relazioni non solo economiche e istituzionali, ma anche sociali, culturali e amicali, che si sviluppano all'interno di una comunità transfrontaliera che comprende una parte dell'Italia, della Francia e della Svizzera. Citiamo la recente collaborazione con il dipartimento francese dell'Alta Savoia, sancita da una dichiarazione d'intenti, il dialogo continuo con il dipartimento della Savoia e, in generale, con la Regione Auvergne-Rhône-Alpes, oltre alla rete di relazioni istituzionali con i nostri amici del Canton Vallese, di cui ringrazio la presidente Favre-Torelloz per aver partecipato a questo anniversario.

L'identità, il bilinguismo, l'autonomia e la crescita socio-economica sono elementi inscindibili del "sistema Valle d'Aosta". Oggi vogliamo affermarlo con forza. Vogliamo ricordarlo a coloro che immaginano o sperano di poter cancellare il nostro particolarismo con un disprezzo politico verso il nostro patrimonio, che ha radici lontane e che abbiamo cercato di rafforzare negli ultimi anni, specialmente nell'ambito delle celebrazioni dell'80° anniversario di questo percorso di Resistenza, Liberazione e conquista dell'Autonomia che la nostra comunità, unita, ha saputo compiere. Oggi più che mai, l'Autonomia è quindi un cantiere aperto e vi lavoriamo con impegno e determinazione, sia a livello interno che nazionale e internazionale».

Il presidente Testolin ha inoltre espresso la vicinanza e la piena solidarietà della Regione al Presidente della Repubblica italiana dopo gli attacchi subìti la scorsa settimana, ricordando la visita del Presidente Mattarella dello scorso settembre: «Il nostro Capo di Stato ha riconosciuto le nostre istituzioni autonome e, tra le altre cose, ha evidenziato il contributo della nostra Regione alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano e francese, riconoscendo la nostra identità come elemento fondante di un'eredità condivisa. Si tratta di una legittimazione significativa del nostro particolarismo e del nostro bilinguismo».

Il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, nel suo intervento ha sottolineato: «L'Unione europea si trova oggi ad affrontare l’ascesa dei populismi, le sfide economiche e le rimesse in discussione del suo modello di integrazione. Questi effetti si ripercuotono anche su di noi, perché siamo tutti interdipendenti. Le nostre istituzioni, i nostri mercati, le nostre scelte di società sono legati a quelli degli altri. L'avvenire della nostra Autonomia dipende, innanzitutto, dalla sua capacità di rinnovamento; dalla sua volontà di farsi presidio di legalità e tutela dei diritti e del pluralismo in tutte le sue forme; dalla sua ambizione di porsi come protagonista responsabile delle sfide globali che riguardano tutti i livelli di politica e amministrazione, dai cambiamenti climatici alle nuove tecnologie.»

Per il presidente del Consiglio permanente degli enti locali, Alex Micheletto, «oggi è un'occasione per ricordare le difficili lotte per la difesa della nostra cultura, delle nostre tradizioni, delle nostre radici e del nostro territorio. Lotte che hanno infine condotto alla libertà e alla dignità del popolo valdostano. Questo anniversario ci ricorda che l’Autonomia non è solo una conquista, ma una responsabilità che tutti noi dobbiamo continuare a custodire e a difendere. È un impegno che riguarda ciascuno di noi e che ogni giorno vede 74 Sindaci dare tutti loro stessi per il bene delle loro comunità, per dare ai cittadini le risposte che meritano e per garantire la salvaguardia e la sicurezza dei bellissimi territori che amministrano. Ma questo impegno non può essere solo dei Sindaci, degli amministratori locali o delle istituzioni. Ogni cittadino deve capire di far parte di una comunità, deve pensare che ogni singolo individuo è la forza di una comunità, che una comunità non si regge da sola e non può più reggersi solo sugli altri. Il pericolo più grosso per la nostra Autonomia credo sia proprio l'indifferentismo politico. Oggi, più che mai, la Valle d'Aosta ha bisogno di una rinnovata forza collettiva.»

Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano, ringraziando per l'invito, ha dichiarato: «È un piacere e un onore poter festeggiare qui, assieme a voi, due anniversari importanti come quelli dell’Autonomia e dello Statuto speciale della Valle d’Aosta: come la Provincia autonoma di Bolzano “Speciale tra le Speciali”; come la Provincia autonoma di Bolzano, “Speciale” per la presenza di un’importante minoranza linguistica; come la Provincia autonoma di Bolzano, “Speciale” perché capace di tutelarla, valorizzarla, garantirne lo sviluppo”. Una specialità che è intenzione mia, del presidente Testolin e, giustamente, anche dei governatori delle altre Regioni a Statuto speciale, confermare, riaffermare e, possibilmente, ampliare. Abbiamo iniziato un percorso assieme, portando avanti il lavoro di riforma dei nostri Statuti tanto a livello tecnico quanto a livello politico. Poi, nella seconda metà dell’anno scorso, per volontà del Governo, lo abbiamo dovuto proseguire come Regione Trentino-Alto Adige, assieme alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed agli Affari regionali. Contiamo di avere presto un testo, appena lo avremo provvederemo a condividerlo con voi, per riprendere assieme quel percorso, affinché tutte le Speciali possano raggiungere assieme il traguardo dell’aggiornamento dell’Autonomia».

La presidente del Grand Conseil du Canton du Valais, Muriel Favre-Torelloz, ha ricordato che «il Canton Vallese e la Valle d'Aosta condividono molto più di un confine: sono legati da una storia comune, da una cultura che supera le montagne e da una volontà incrollabile di preservare la propria identità. Le commemorazioni dell'autonomia della Valle d'Aosta e del suo Statuto speciale non sono solo una giornata storica: sono il riconoscimento del cammino percorso. L'autonomia della Valle d'Aosta è un modello di resilienza e determinazione. Incarna la capacità di un popolo di affermare i propri diritti, di preservare la propria lingua e le proprie tradizioni, guardando al tempo stesso con decisione verso il futuro. È una fonte di ispirazione per il Vallese. Il Canton Vallese è onorato di essere associato a questa giornata speciale, a queste commemorazioni che ci ricordano quanto sia importante trarre ispirazione dalle lotte del passato per costruire un futuro all'altezza delle nostre aspirazioni comuni. L'amicizia che unisce la Valle d'Aosta e il Vallese deve continuare ad essere coltivata con lo stesso orgoglio e la stessa determinazione

Nell’ambito della Festa della Valle d'Aosta, i nuovi Chevaliers de l'Autonomie e Ami de la Vallée d'Aoste hanno ricevuto le onorificenze regionali.

§  CLa Valle d'Aosta ha celebrato oggi, domenica 23 febbraio 2025, il 77° anniversario dello Statuto speciale, il 79° anniversario dell'Autonomia e la Festa della Valle d'Aosta.

Le celebrazioni, che si sono svolte nella Sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale, sono state introdotte dal Coro Penne Nere, che ha cantato la tradizione valdostana sotto la direzione di Fabrizio Engaz, e dal giovane Fabien Lucianaz dell’associazione Le Digourdì, che ha letto i passaggi più significativi del discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica durante la sua visita del 7 settembre 2024, in cui ha reso omaggio alle istituzioni autonome e alle specificità culturali e linguistiche della comunità valdostana.

I rappresentanti delle istituzioni valdostane hanno fatto il punto sugli sviluppi e le sfide dell’Autonomia, alla presenza di due ospiti d'onore: Muriel Favre-Torelloz, presidente del Gran Consiglio del Canton Vallese, e Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano/Bozen.

Nel suo intervento, il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha dichiarato: «Al di là dei confini ufficiali, la Valle d'Aosta fa parte di una rete fitta di relazioni non solo economiche e istituzionali, ma anche sociali, culturali e amicali, che si sviluppano all'interno di una comunità transfrontaliera che comprende una parte dell'Italia, della Francia e della Svizzera. Citiamo la recente collaborazione con il dipartimento francese dell'Alta Savoia, sancita da una dichiarazione d'intenti, il dialogo continuo con il dipartimento della Savoia e, in generale, con la Regione Auvergne-Rhône-Alpes, oltre alla rete di relazioni istituzionali con i nostri amici del Canton Vallese, di cui ringrazio la presidente Favre-Torelloz per aver partecipato a questo anniversario.

L'identità, il bilinguismo, l'autonomia e la crescita socio-economica sono elementi inscindibili del "sistema Valle d'Aosta". Oggi vogliamo affermarlo con forza. Vogliamo ricordarlo a coloro che immaginano o sperano di poter cancellare il nostro particolarismo con un disprezzo politico verso il nostro patrimonio, che ha radici lontane e che abbiamo cercato di rafforzare negli ultimi anni, specialmente nell'ambito delle celebrazioni dell'80° anniversario di questo percorso di Resistenza, Liberazione e conquista dell'Autonomia che la nostra comunità, unita, ha saputo compiere. Oggi più che mai, l'Autonomia è quindi un cantiere aperto e vi lavoriamo con impegno e determinazione, sia a livello interno che nazionale e internazionale».

Il presidente Testolin ha inoltre espresso la vicinanza e la piena solidarietà della Regione al Presidente della Repubblica italiana dopo gli attacchi subìti la scorsa settimana, ricordando la visita del Presidente Mattarella dello scorso settembre: «Il nostro Capo di Stato ha riconosciuto le nostre istituzioni autonome e, tra le altre cose, ha evidenziato il contributo della nostra Regione alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano e francese, riconoscendo la nostra identità come elemento fondante di un'eredità condivisa. Si tratta di una legittimazione significativa del nostro particolarismo e del nostro bilinguismo».

Il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, nel suo intervento ha sottolineato: «L'Unione europea si trova oggi ad affrontare l’ascesa dei populismi, le sfide economiche e le rimesse in discussione del suo modello di integrazione. Questi effetti si ripercuotono anche su di noi, perché siamo tutti interdipendenti. Le nostre istituzioni, i nostri mercati, le nostre scelte di società sono legati a quelli degli altri. L'avvenire della nostra Autonomia dipende, innanzitutto, dalla sua capacità di rinnovamento; dalla sua volontà di farsi presidio di legalità e tutela dei diritti e del pluralismo in tutte le sue forme; dalla sua ambizione di porsi come protagonista responsabile delle sfide globali che riguardano tutti i livelli di politica e amministrazione, dai cambiamenti climatici alle nuove tecnologie.»

Per il presidente del Consiglio permanente degli enti locali, Alex Micheletto, «oggi è un'occasione per ricordare le difficili lotte per la difesa della nostra cultura, delle nostre tradizioni, delle nostre radici e del nostro territorio. Lotte che hanno infine condotto alla libertà e alla dignità del popolo valdostano. Questo anniversario ci ricorda che l’Autonomia non è solo una conquista, ma una responsabilità che tutti noi dobbiamo continuare a custodire e a difendere. È un impegno che riguarda ciascuno di noi e che ogni giorno vede 74 Sindaci dare tutti loro stessi per il bene delle loro comunità, per dare ai cittadini le risposte che meritano e per garantire la salvaguardia e la sicurezza dei bellissimi territori che amministrano. Ma questo impegno non può essere solo dei Sindaci, degli amministratori locali o delle istituzioni. Ogni cittadino deve capire di far parte di una comunità, deve pensare che ogni singolo individuo è la forza di una comunità, che una comunità non si regge da sola e non può più reggersi solo sugli altri. Il pericolo più grosso per la nostra Autonomia credo sia proprio l'indifferentismo politico. Oggi, più che mai, la Valle d'Aosta ha bisogno di una rinnovata forza collettiva.»

Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano, ringraziando per l'invito, ha dichiarato: «È un piacere e un onore poter festeggiare qui, assieme a voi, due anniversari importanti come quelli dell’Autonomia e dello Statuto speciale della Valle d’Aosta: come la Provincia autonoma di Bolzano “Speciale tra le Speciali”; come la Provincia autonoma di Bolzano, “Speciale” per la presenza di un’importante minoranza linguistica; come la Provincia autonoma di Bolzano, “Speciale” perché capace di tutelarla, valorizzarla, garantirne lo sviluppo”. Una specialità che è intenzione mia, del presidente Testolin e, giustamente, anche dei governatori delle altre Regioni a Statuto speciale, confermare, riaffermare e, possibilmente, ampliare. Abbiamo iniziato un percorso assieme, portando avanti il lavoro di riforma dei nostri Statuti tanto a livello tecnico quanto a livello politico. Poi, nella seconda metà dell’anno scorso, per volontà del Governo, lo abbiamo dovuto proseguire come Regione Trentino-Alto Adige, assieme alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed agli Affari regionali. Contiamo di avere presto un testo, appena lo avremo provvederemo a condividerlo con voi, per riprendere assieme quel percorso, affinché tutte le Speciali possano raggiungere assieme il traguardo dell’aggiornamento dell’Autonomia».

La presidente del Grand Conseil du Canton du Valais, Muriel Favre-Torelloz, ha ricordato che «il Canton Vallese e la Valle d'Aosta condividono molto più di un confine: sono legati da una storia comune, da una cultura che supera le montagne e da una volontà incrollabile di preservare la propria identità. Le commemorazioni dell'autonomia della Valle d'Aosta e del suo Statuto speciale non sono solo una giornata storica: sono il riconoscimento del cammino percorso. L'autonomia della Valle d'Aosta è un modello di resilienza e determinazione. Incarna la capacità di un popolo di affermare i propri diritti, di preservare la propria lingua e le proprie tradizioni, guardando al tempo stesso con decisione verso il futuro. È una fonte di ispirazione per il Vallese. Il Canton Vallese è onorato di essere associato a questa giornata speciale, a queste commemorazioni che ci ricordano quanto sia importante trarre ispirazione dalle lotte del passato per costruire un futuro all'altezza delle nostre aspirazioni comuni. L'amicizia che unisce la Valle d'Aosta e il Vallese deve continuare ad essere coltivata con lo stesso orgoglio e la stessa determinazione

Nell’ambito della Festa della Valle d'Aosta, i nuovi Chevaliers de l'Autonomie e Ami de la Vallée d'Aoste hanno ricevuto le onorificenze regionali.

§  Chevalier de l'Autonomie

Lino Blanchod, fondatore dell’Orchestre d’Harmonie du Val d'Aoste

Motivazione: Lino Blanchod ha intrecciato le note della musica con le radici profonde della tradizione valdostana, armonizzando passione, cultura e impegno sociale. Direttore dell’Istituto Musicale e fondatore dell’Orchestre d’Harmonie du Val d’Aoste, ha formato generazioni di musicisti e portato la Valle d’Aosta sulla scena internazionale. Il suo instancabile lavoro ha tramandato ai cuori delle nuove generazioni il valore degli sport popolari, contribuendo così a rafforzare l'identità valdostana. Per aver fatto della musica e delle tradizioni un ponte tra passato e futuro, la Valle d’Aosta gli rende omaggio.

Monsignor Alberto Maria Careggio, vescovo emerito e presidente onorario dell'Académie Saint-Anselme

Motivazione: Monignor Alberto Maria Careggio è stato al contempo testimone e protagonista della riflessione religiosa valdostana, che ha rappresentato con dignità e modestia fin dai primi anni nel seminario di Aosta e che continua ad approfondire in qualità di presidente onorario dell'Académie Saint-Anselme. Il ricordo delle vacanze di papa Giovanni Paolo II in Valle d'Aosta ci riporta a lui, che fin dal 1989 ha lavorato affinché il pontefice potesse trovare riposo e serenità nel cuore delle montagne valdostane.

Costantino Charrère, fondatore dell'azienda vitivinicola Les Crêtes

Motivazione: Costantino Charrère ha ricercato la qualità del vino, elevando il territorio e il gusto a un livello di eccellenza, con la stessa passione dell'artigiano che incide il legno per esaltarne le venature. Proveniente dal mondo dello sport, ha scelto di abbracciare la carriera di viticoltore e vi ha dedicato tutta la sua vita. Oggi, il nome Charrère è sinonimo di qualità: erede della tradizione familiare, Costantino ha saputo coniugare il profondo rispetto per le sue origini agricole con l'innovazione, introducendo tecniche moderne che esaltano il valore del suo vino. Il suo lavoro ha trasformato la viticoltura valdostana, conferendole un prestigio indiscutibile, una visibilità internazionale e un nuovo slancio economico.

Giada Costenaro, violonista

Motivation: Grazie al suo entusiasmo, alla sua tenacia e alla sua gioia di vivere, Giada Costenaro incarna la determinazione e la perseveranza di quei giovani valdostani che hanno saputo trovare e tracciare il proprio cammino nel mondo. Ha trasformato la sua passione per il violino in realtà, realizzando il suo sogno: si è esibita sui palcoscenici dei più grandi teatri di oltre 73 paesi, portando con sé la Valle d'Aosta nel mondo e rendendo omaggio alla tradizione musicale dell'Irlanda, sua altra grande passione e paese in cui vive oggi.

Giovanna Rabbia, presidente dell’Associazione valdostana per la riabilitazione equestre e sportiva

Motivation: Giovanna Rabbia ha dedicato tutta la sua vita alla promozione e alla difesa dell'inclusività che l'attività equestre può offrire, in particolare ai bambini con difficoltà fisiche o psicologiche. Negli ultimi trent'anni ha compiuto straordinari sforzi per il Centro di riabilitazione equestre di Nus, da lei fondato per accogliere, curare e sostenere i più fragili. Si è inoltre impegnata nello sport paralimpico e olimpico, guadagnandosi il prestigioso riconoscimento della Stella d'Argento Coni al merito sportivo.

Anna Torretta, guida alpina e architetto

Motivazione: Anna Torretta ha trasformato la sua passione per il design in amore per l'architettura naturale delle montagne, trovando nelle loro linee il senso e la dimensione della sua vita. Guida alpina, esploratrice, grande sportiva e scrittrice, ha raccontato la montagna con sensibilità e tenacia, coinvolgendo i valdostani nelle sue imprese. Il suo lavoro ha contribuito a valorizzare il territorio e ha incoraggiato le nuove generazioni a rispettarlo e non temerlo. Grazie ad Anna, il nome della Valle d'Aosta risuona in tutto il mondo.

§  Ami de la Vallée d'Aoste

Olivier Français, presidente della società svizzera del Tunnel del Gran San Bernardo

Motivation: Olivier Français, un percorso tra ingegneria civile e politica. Grazie al suo instancabile impegno e alle sue competenze, ha lavorato per rafforzare i legami tra la Svizzera e la Valle d'Aosta, trasformando il confine che le separa in un ponte di cooperazione e scambio. Alla guida della società svizzera del Tunnel del Gran San Bernardo, ha garantito la fluidità delle connessioni transalpine, essenziali per lo sviluppo economico e sociale di entrambi i territori. La sua azione, che combina rigore e capacità di dialogo, ha contribuito a promuovere una cooperazione transfrontaliera basata su valori condivisi e su una visione comune del futuro.

Luca Montagnani, direttore dell'unità Anestesia e rianimazione dell'ospedale San Martino di Genova.

Motivation: È nelle situazioni più difficili che le persone di valore offrono un contributo fondamentale alla comunità per superare le sfide e raggiungere obiettivi cruciali. Luca Montagnani, anestesista-rianimatore, ha coordinato le attività sanitarie in Valle d'Aosta durante la pandemia di Covid-19, diventando un punto di riferimento insostituibile. Ha messo in campo le sue competenze mediche e scientifiche, dimostrando una grande disponibilità nell'affrontare le emergenze sanitarie. Le sue qualità umane e professionali, unite alle eccellenti capacità organizzative e direttive, gli hanno permesso di gestire in modo efficace le situazioni critiche e, più recentemente, di realizzare servizi d'eccellenza, come l’elisoccorso notturno.

Fabrice Pannekoucke, presidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, non ha potuto essere presente per impegni istituzionali e ha inviato un messaggio video.

Motivation: La Valle d'Aosta e l'Auvergne-Rhône-Alpes sono regioni vicine e profondamente legate, condividendo storia, cultura e lingua. Negli ultimi anni, tra le figure chiave nel rafforzamento dei loro legami istituzionali e comunitari, Fabrice Pannekoucke si è distinto per la sua straordinaria sensibilità, la grande disponibilità e l'interesse per le questioni europee, in particolare per le problematiche transfrontaliere franco-italiane. Profondo conoscitore delle problematiche montane, Fabrice Pannekoucke è per la Valle d'Aosta un prezioso alleato istituzionale, ma soprattutto un amico di lunga data.


Chevalier de l'Autonomie

Lino Blanchod, fondatore dell’Orchestre d’Harmonie du Val d'Aoste

Motivazione: Lino Blanchod ha intrecciato le note della musica con le radici profonde della tradizione valdostana, armonizzando passione, cultura e impegno sociale. Direttore dell’Istituto Musicale e fondatore dell’Orchestre d’Harmonie du Val d’Aoste, ha formato generazioni di musicisti e portato la Valle d’Aosta sulla scena internazionale. Il suo instancabile lavoro ha tramandato ai cuori delle nuove generazioni il valore degli sport popolari, contribuendo così a rafforzare l'identità valdostana. Per aver fatto della musica e delle tradizioni un ponte tra passato e futuro, la Valle d’Aosta gli rende omaggio.

Monsignor Alberto Maria Careggio, vescovo emerito e presidente onorario dell'Académie Saint-Anselme

Motivazione: Monignor Alberto Maria Careggio è stato al contempo testimone e protagonista della riflessione religiosa valdostana, che ha rappresentato con dignità e modestia fin dai primi anni nel seminario di Aosta e che continua ad approfondire in qualità di presidente onorario dell'Académie Saint-Anselme. Il ricordo delle vacanze di papa Giovanni Paolo II in Valle d'Aosta ci riporta a lui, che fin dal 1989 ha lavorato affinché il pontefice potesse trovare riposo e serenità nel cuore delle montagne valdostane.

Costantino Charrère, fondatore dell'azienda vitivinicola Les Crêtes

Motivazione: Costantino Charrère ha ricercato la qualità del vino, elevando il territorio e il gusto a un livello di eccellenza, con la stessa passione dell'artigiano che incide il legno per esaltarne le venature. Proveniente dal mondo dello sport, ha scelto di abbracciare la carriera di viticoltore e vi ha dedicato tutta la sua vita. Oggi, il nome Charrère è sinonimo di qualità: erede della tradizione familiare, Costantino ha saputo coniugare il profondo rispetto per le sue origini agricole con l'innovazione, introducendo tecniche moderne che esaltano il valore del suo vino. Il suo lavoro ha trasformato la viticoltura valdostana, conferendole un prestigio indiscutibile, una visibilità internazionale e un nuovo slancio economico.

Giada Costenaro, violonista

Motivation: Grazie al suo entusiasmo, alla sua tenacia e alla sua gioia di vivere, Giada Costenaro incarna la determinazione e la perseveranza di quei giovani valdostani che hanno saputo trovare e tracciare il proprio cammino nel mondo. Ha trasformato la sua passione per il violino in realtà, realizzando il suo sogno: si è esibita sui palcoscenici dei più grandi teatri di oltre 73 paesi, portando con sé la Valle d'Aosta nel mondo e rendendo omaggio alla tradizione musicale dell'Irlanda, sua altra grande passione e paese in cui vive oggi.

Giovanna Rabbia, presidente dell’Associazione valdostana per la riabilitazione equestre e sportiva

Motivation: Giovanna Rabbia ha dedicato tutta la sua vita alla promozione e alla difesa dell'inclusività che l'attività equestre può offrire, in particolare ai bambini con difficoltà fisiche o psicologiche. Negli ultimi trent'anni ha compiuto straordinari sforzi per il Centro di riabilitazione equestre di Nus, da lei fondato per accogliere, curare e sostenere i più fragili. Si è inoltre impegnata nello sport paralimpico e olimpico, guadagnandosi il prestigioso riconoscimento della Stella d'Argento Coni al merito sportivo.

Anna Torretta, guida alpina e architetto

Motivazione: Anna Torretta ha trasformato la sua passione per il design in amore per l'architettura naturale delle montagne, trovando nelle loro linee il senso e la dimensione della sua vita. Guida alpina, esploratrice, grande sportiva e scrittrice, ha raccontato la montagna con sensibilità e tenacia, coinvolgendo i valdostani nelle sue imprese. Il suo lavoro ha contribuito a valorizzare il territorio e ha incoraggiato le nuove generazioni a rispettarlo e non temerlo. Grazie ad Anna, il nome della Valle d'Aosta risuona in tutto il mondo.

§  Ami de la Vallée d'Aoste

Olivier Français, presidente della società svizzera del Tunnel del Gran San Bernardo

Motivation: Olivier Français, un percorso tra ingegneria civile e politica. Grazie al suo instancabile impegno e alle sue competenze, ha lavorato per rafforzare i legami tra la Svizzera e la Valle d'Aosta, trasformando il confine che le separa in un ponte di cooperazione e scambio. Alla guida della società svizzera del Tunnel del Gran San Bernardo, ha garantito la fluidità delle connessioni transalpine, essenziali per lo sviluppo economico e sociale di entrambi i territori. La sua azione, che combina rigore e capacità di dialogo, ha contribuito a promuovere una cooperazione transfrontaliera basata su valori condivisi e su una visione comune del futuro.

Luca Montagnani, direttore dell'unità Anestesia e rianimazione dell'ospedale San Martino di Genova.

Motivation: È nelle situazioni più difficili che le persone di valore offrono un contributo fondamentale alla comunità per superare le sfide e raggiungere obiettivi cruciali. Luca Montagnani, anestesista-rianimatore, ha coordinato le attività sanitarie in Valle d'Aosta durante la pandemia di Covid-19, diventando un punto di riferimento insostituibile. Ha messo in campo le sue competenze mediche e scientifiche, dimostrando una grande disponibilità nell'affrontare le emergenze sanitarie. Le sue qualità umane e professionali, unite alle eccellenti capacità organizzative e direttive, gli hanno permesso di gestire in modo efficace le situazioni critiche e, più recentemente, di realizzare servizi d'eccellenza, come l’elisoccorso notturno.

Fabrice Pannekoucke, presidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, non ha potuto essere presente per impegni istituzionali e ha inviato un messaggio video.

Motivation: La Valle d'Aosta e l'Auvergne-Rhône-Alpes sono regioni vicine e profondamente legate, condividendo storia, cultura e lingua. Negli ultimi anni, tra le figure chiave nel rafforzamento dei loro legami istituzionali e comunitari, Fabrice Pannekoucke si è distinto per la sua straordinaria sensibilità, la grande disponibilità e l'interesse per le questioni europee, in particolare per le problematiche transfrontaliere franco-italiane. Profondo conoscitore delle problematiche montane, Fabrice Pannekoucke è per la Valle d'Aosta un prezioso alleato istituzionale, ma soprattutto un amico di lunga data.

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