Politica - 28 febbraio 2025, 20:40

Sindaci, VdA Aperta contro il Presidente Micheletto: 'nostre osservazioni erano un dovere'

Sindaci, VdA Aperta contro il Presidente Micheletto: 'nostre osservazioni erano un dovere'

Dopo l’ultimo travagliato Consiglio Valle, il Presidente del Cpel Alex Micheletto è sceso in difesa dell’onorabilità dei sindaci valdostani, da più parti criticati durante la seduta. Non tarda ad arrivare la replica del Movimento Valle d’Aosta Aperta, che ribatte duramente: “criticare l’abbassamento del quorum per garantire la validità delle liste uniche nelle elezioni comunali nei paesi, il prolungamento della durata dei mandati dei sindaci e l’elargizione di un aumento, che per la sola indennità mensile di base dei sindaci arriva fino a 1.650 euro (un aumento del 71,4%) a fronte di una crisi economica che invece attanaglia cittadini e famiglie (ricordiamo l’adeguamento di tre euro per i pensionati), non è solo il diritto alla libera opinione democratica, ma un dovere!”.

“La nostra consigliera Erika Guichardaz – continua il Movimento – nel rappresentare la posizione di Valle d’Aosta Aperta e di altre forze della sinistra valdostana, ha citato una sentenza della Corte costituzionale che scrive nero su bianco quali sono i pericoli in cui si incorre facendo scelte sbagliate. Principi ribaditi nella sentenza 196 del 2024: (...) la previsione del numero massimo dei mandati consecutivi – in stretta connessione con l’elezione diretta dell’organo di vertice dell’ente locale, a cui fa da ponderato contraltare – riflette […] una scelta normativa idonea a inverare e garantire ulteriori fondamentali diritti e principi costituzionali: l’effettiva par condicio tra i candidati, la libertà di voto dei singoli elettori e la genuinità complessiva della competizione elettorale, il fisiologico ricambio della rappresentanza politica e, in definitiva, la stessa democraticità degli enti locali.

“Questo lo dice la Corte Costituzionale, signor sindaco Micheletto!" tuona VdA Aperta, che poi conclude: “Evidentemente le nostre osservazioni non erano così campate in aria, visto che la stessa maggioranza regionale, in un sussulto di dignità, è ritornata sui suoi passi e – con un colpo di mano – reintroduce il limite dei mandati, comunque allungandolo fino a vent’anni. Un modo per spostare il problema”.

Manuel Cipollone

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