Al MegaMuseo di Aosta, a partire dal mese di marzo, prendono avvio due nuovi progetti, pensati per avvicinare il pubblico al patrimonio archeologico e storico del museo, attraverso nuovi allestimenti e dialoghi con esperti. Si tratta di un ciclo di esposizioni bimestrali dal titolo 'Ti racconto un oggetto' e il programma di incontri 'Il MegaMuseo si racconta'.
Un filo rosso lega il debutto di entrambe le attività: il rapporto tra passato e presente, tra oggetti e storie, tra materia e memoria. Un tema che emerge chiaramente nella prima esposizione di 'Ti racconto un oggetto', dedicata alle lucerne romane e al loro ruolo tra vita quotidiana e ritualità funeraria, così come nel primo public talk, che esplorerà i riti funerari dell’antica Roma e il legame tra vita e morte.
In questo nuovo ciclo di esposizioni bimestrali un reperto del MegaMuseo entrerà in dialogo con un manufatto del MAR–Museo Archeologico Regionale di Aosta. 'Ti racconto un oggetto' è stato infatti ideato anche per rafforzare il legame tra le istituzioni museali valdostane, evidenziando le connessioni tra le loro collezioni. Ogni due mesi, una vetrina dedicata metterà in luce oggetti, solitamente esposti nel loro contesto abituale, offrendo al pubblico un’occasione per osservarli con uno sguardo diverso. Grazie a una grafica distintiva e a un approfondimento testuale, questi reperti racconteranno le loro storie, svelando il loro significato storico e culturale.Con queste due iniziative, il MegaMuseo di Aosta si vuole affermare non solo come luogo di conservazione del patrimonio, ma anche come spazio di dialogo e ricerca. Il confronto tra reperti e voci esperte permette di mettere in evidenza come la storia sia una realtà in continua trasformazione che può essere letta e interpretata da molteplici prospettive.
Da giovedì 13 marzo, quindi, il primo appuntamento di 'Ti racconto un oggetto' si intitola 'Facciamo luce sulle lucerne', ed è dedicato alle lucerne romane, oggetti di uso quotidiano, ma anche strumenti rituali. La lucerna esposta al MegaMuseo proviene dalla 'Tomba dello scriba', una sepoltura di fine I secolo d.C. caratterizzata da un corredo particolarmente ricco. Il manufatto è decorato con una scena tratta dall’Odissea, raffigurante Ulisse che sfugge a Polifemo, nascosto sotto un montone. Ad accompagnarla, una moneta di Domiziano, il cosiddetto obolo per Caronte, che testimonia la pratica funeraria di lasciare un’offerta per il traghettatore delle anime nell’aldilà.
Diversa la storia della lucerna proveniente dal Museo Archeologico Regionale-MAR di Aosta, rinvenuta in un’abitazione romana di Augusta Prætoria, nota come 'Domus della Fontana'. A distinguerla è il materiale: non terracotta, ma bronzo, più raro e prezioso. Particolarmente interessante è la sua ansa, decorata con una maschera tragica, un elemento che richiama il mondo del teatro e trova riscontri in altre case romane dell’epoca. Accostando questi due oggetti, l’esposizione evidenzia come la luce, nel mondo romano, non fosse solo una necessità quotidiana, ma anche un simbolo legato alla vita, alla memoria e al passaggio nell’aldilà.
Parallelamente a 'Ti racconto un oggetto', il MegaMuseo inaugura anche il ciclo di incontri 'MegaMuseo si racconta', che offrirà al pubblico l’opportunità di esplorare il patrimonio del museo attraverso il racconto diretto di esperti, in dialogo con il direttore Generoso Urciuoli. Agli eventi è presente anche l’archeologa Cinzia Joris che evidenzia i parallelismi tra passato e presente, mettendo in relazione riti e consuetudini millenari con il nostro tempo.
Il 13 marzo alle ore 17, il primo incontro avrà come tema 'I riti funerari del mondo romano': non solo reperti eccezionali, ma storie di legami stretti tra vivi e morti.
In un dialogo aperto, la referente scientifica del Museo Alessandra Armirotti e il direttore del MegaMuseo, Generoso Urciuoli, esploreranno le pratiche funerarie dell’antica Roma, mettendo in luce non solo i reperti esposti, ma anche il modo in cui i Romani vivevano il rapporto con la morte, attraverso rituali, oggetti e credenze.
Nei successivi appuntamenti, il ciclo vedrà la partecipazione di personalità di spicco provenienti da diversi ambiti, tutti accomunati da un approccio innovativo alla conoscenza e alla cultura. Tra gli ospiti attesi ci saranno il 27 marzo alle ore 17.
Andrea Nicola, farmacista aostano, in dialogo con il direttore del museo Generoso Urciuoli e l’archeologa Cinzia Joris sul tema dell’Eterna bellezza in un confronto su reperti, cosmetici e materie prime naturali.
https://valledaostaheritage.<wbr></wbr>com/events/marzo-2025/