Cronaca - 12 marzo 2025, 07:45

Inchiesta 'terremoto' dei carabinieri per ipotesi di truffa, peculato e violazione della legge sugli appalti nell'organizzazione del Grand Continent Summit

Avviate da precise segnalazioni le indagini coordinate dalla Procura su costi e spese per il maxi evento di divulgazione geopolitica organizzato da Regione e Groupe d'Etudes Géopolitiques, nonché sulla concessione della Maison du Val d'Aoste di Parigi alla Fondazione Grand Continent

Inchiesta 'terremoto' dei carabinieri per ipotesi di truffa, peculato e violazione della legge sugli appalti nell'organizzazione del Grand Continent Summit

"Ora siamo 'carrefour d'Europe'; la Valle d'Aosta è stata per quattro giorni un luogo di confronto sui temi cruciali per il futuro dell'Europa e del Mondo". Lo disse lo scorso 6 dicembre, con evidente e giustificato compiacimento, il Presidente della Giunta, Renzo Testolin nel suo intervento durante la giornata conclusiva della seconda edizione del 'Grand Continent Summit-Sommet Grand Continent en Vallée d'Aoste', prestigioso evento a carattere internazionale di divulgazione geopolitica che, come spiegato nella presentazione, fece della Valle d'Aosta per quattro giorni dal 3 al 6 dicembre "un nuovo spazio di scambio unico nel suo genere, che incoraggia e facilita il dialogo tra europei e tra l’Europa e il mondo".

Sotto l'alto patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana e del Presidente della Repubblica Francese, il Summit fu ideato e organizzato in Valle per la prima volta nel 2023 dalla rivista 'Le Grand Continent', fondata a Parigi nel 2019 e diretta dal giovane e brillante Gilles Gressani. L'evento, riunì nel dicembre 2024 nella nostra regione ben 130 personalità politiche, scientifiche e intellettuali di alto livello che si confrontarono in una sorta di 'full immersion' culturale al Teatro Splendor di Aosta, al Centro Congressi del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent e alla Skyway Monte Bianco di Courmayeur. Ospite italiano 'vip', Paolo Gentiloni; tema centrale del summit: 'Costruire l'Europa in un mondo rotto'.

 

Qualche cosa, però, potrebbe essersi 'rotta' anche qui, o meglio nell'organizzazione e nella gestione di questo importante evento, perché sul 'Grand Continent Summit-Sommet Grand Continent en Vallée d'Aoste', grava un fascicolo aperto dal pm della Procura aostana Francesco Pizzato, che sui conti di spesa e sull'affidamento dei lavori vuole vederci chiaro.

Al momento non è dato sapere se vi siano - e quanti - indagati, ma circa una settimana fa i carabinieri del Reparto Operativo del Comando di Aosta -nell'ambito di un'indagine per la quale gli investigatori dell'Arma ipotizzano reati patrimoniali quali truffa e peculato, nonché quello di violazione della legge sugli appalti per affidamenti senza gara con importo oltre i 140.000 euro - hanno acquisito a Palazzo regionale tutta la documentazione inerente i Summit del 2023, del 2024 e quello ancora da organizzare per il 2025. In particolare, tra i vari atti, sono al vaglio le delibere regionali 1544 e 1285 relative la prima al rimborso a Finaosta delle spese sostenute per la realizzazione dell'accordo di cooperazione tra la Regione e il Groupe d'Etudes Géopolitiques che edita la rivista 'Grand Continent' e la seconda che approva l'accordo per la seconda edizione del Summit nel 2024 e la terza, ancora da organizzare, per il 2025.

Gli importi impegnati in quest'ultimo atto sono di 410.000 euro per la realizzazione dei due eventi in affidamento diretto e senza gara d'appalto e di 50.000 euro per le spese di sistemazione e pulizia della Maison du Val d'Aoste a Parigi. La Maison du Val d'Aoste, costoso palazzo da anni inutilizzato nel centro della capitale francese, è concesso in uso tramite accordo di cooperazione, indica la suddetta delibera, al Groupe d'Etudes Géopolitiques o meglio alla Fondazione Grand Continent, che potrà servirsene per eventi d'interesse da definire in coordinamento tra la Fondazione stessa  e la Regione Valle d'Aosta.

Anche su questa circostanza (che aggiunge costi a costi, considerato che negli anni diversi gruppi consiliari di minoranza come di maggioranza hanno chiesto che la Maison di Parigi fosse messa in grado di 'produrre' se non reddito almeno autentica promozione della Valle d'Aosta oppure, in caso contrario, di chiuderla viste le spese elevate di affitto conduzione) si sono accesi i riflettori degli investigatori dell'Arma, che nei prossimi giorni hanno in programma altre acquisizioni e interrogatori.

patrizio gabetti

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