E' accaduto alcuni giorni fa, in orario di pausa pranzo, all'Aosta Tennis Academy in corso Lancieri, nel capoluogo regionale. Verso le 14 Vincenzo Gerbino, gestore dei campi, stava rientrando in struttura quando ha notato un uomo e una donna, accompagnati da un cane di grossa taglia tenuto al guinzaglio, che senza preoccuparsi della presenza di un ragazzino che si stava riscaldando in un campo scoperto si accanivano contro una porta di accesso all'area segreteria, cercando di sfondarla.
La porta però ha retto e il titolare del Tennis Academy non si è intimorito; ha urlato ai due di andarsene e di tenere ben saldo il guinzaglio del cane, vista la presenza del minore. Loro senza scomporsi granché sono usciti dalla proprietà, restando però nei paraggi. Gerbino ha allertato il 112 e sul posto è giunta una Volante della polizia. Con sua sorpresa, all'arrivo degli agenti la coppia non si è scomposta né si è allontanata. Gerbino ha indicato i presunti scassinatori ai poliziotti, che li hanno raggiunti e identificati. Dopo una decina di minuti, Vincenzo Gerbino ha visto gli agenti tornare al Tennis e i due andarsene indisturbati.
"La polizia mi ha spiegato che non essendo stato rubato nulla e non risultando prove evidenti di tentativo di scasso o sfondamento, non era possibile trattenere oltre la coppia. Loro hanno persino ammesso di essere entrati in uno spogliatoio per lavare il cane, che poco prima si era sporcato camminando nel fango lungo la Dora e in effetti il pavimento e le panchine dello spogliatorio erano sporchissimi, ma hanno risolutamente negato di aver cercato di sfondare la porta, bensì hanno affermato che cercavano soltanto acqua da bere. E così agli agenti non è rimasto altro che lasciarli andare via".