Raccolte al Mercato - 19 marzo 2025, 15:40

Nel soffio della primavera, un invito a rinnovarsi

Hanami e la contemplazione dei ciliegi

Hanami e la contemplazione dei ciliegi

Quest'anno nel nostro Paese la primavera apre le porte domani, giovedì 20 marzo, alle ore 9:01: tutto ri-torna alla vita! La primavera segna il risveglio della natura e in qualche modo chiede anche a noi di uscire dal letargo invernale e rinascere, aprirsi, rigenerarsi. Le giornate diventano più lunghe e calde e  si può godere anche di qualche ora in più all'aperto.

La terra si prepara ad accogliere nuovi semi che esploderanno in tutto il loro splendore in estate e che potremo gustare. Tutto si colora di una luce che vibra nell'anima, rievocano  anche i ricordi passati, attraverso i profumi che questa stagione sprigiona: le partitelle di calcio sotto casa o nel parco adiacente o le chiacchiere nei cortili sulle panchine .... le voci dei bimbi echeggiano fino all' ora di cena e il canto degli uccelli fa da sfondo per tutta la giornata; qualche anziano ricomincia a farsi brevi e spensierate passeggiate mentre appaiono come per magia più runners della stagione precedente.

Ma qual è l'eziologia della parola primavera? Il nome della primavera deriva dal latino "vēr", che significa "splendere". 

L’inizio della primavera astrologica nell’emisfero boreale è fra il 20 e il 21 marzo. La data varia in base alla differenza fra la durata dell’anno e dipende dal momento dell’equinozio di primavera.

L’equinozio - come già ricordato in altri articoli della nostra rubrica 'Tra Cielo e Terra' - significa un’uguale durata tra il giorno e la notte. Questo evento astronomico accade due volte durante l’anno solare. Il momento d’equinozio della primavera viene definito in base alla posizione del sole e accade quando il sole si trova allo zenit dell’equatore. Dopo l’equinozio di primavera, quando la notte e il giorno hanno un’uguale durata, le giornate iniziano ad essere più lunghe della notte, fino alla fine della primavera - il momento del solstizio d’estate (21-22 giugno).

Come già evidenziato, non ovunque sulla Terra la primavera 'cade' in quelle date. Nell’emisfero australe, nella parte opposta del globo, in questo periodo è autunno. E lì, la primavera 'cade' verso il 23 settembre fino al 21 dicembre.

(Photo Credit: Wikipedia)


Molte culture del mondo, soprattutto del mondo antico, attribuivano alla  primavera il tempo della vincita del luce sull'oscurità. Nell’Antica Roma si celebravano antiche feste pagane dell’equinozio di primavera tra cui l’Aequinoctium Vernum e il ritorno di Core, o Proserpina, tra le braccia della madre Cerere, dea della vegetazione e antico archetipo della Dea Madre, chiamata Demetra nel mito greco all’origine dei Misteri Eleusini, che insegnavano agli Iniziati la conoscenza della vita dopo la morte sulla base dei ritmi della natura: la primavera che succedeva sempre all’inverno indicava la rinascita, la rigenerazione, la vittoria della vita sulla morte. Durante i Piccoli Misteri di primavera che celebravano il ritorno di Core-Proserpina, i partecipanti si purificavano ritualmente in un fiume prima di assistere al rituale religioso durante il quale urlavano: "Piove e concepisci!" rivolto al cielo, per invitare il principio della vita, il seme divino, ad entrare nel grembo della terra, renderla feconda, e assicurare raccolti abbondanti.

Le popolazioni germaniche celebrano una festività simile col nome di Ostara in onore della dea Eostre, padrona del rinnovamento della vita che governava la fertilità e il risveglio della natura. Spiccava tra gli animali totemici di questo periodo la lepre, conosciuta per la sua grande prolificità. Proprio da questa festività nacque l’immagine della lepre marzolina che deponeva le uova, simbolo di vita, e che ritroveremo poi nella festa pasquale. Ma la più antica festa dell’inizio della primavera nel mondo è probabilmente Sham El Nessim.

Le origini della festa, che deriva dall’Egitto, risalgono fino a 4700 anni fa. Il suo nome, denominato anche "Shamo", significa "rinnovo della vita". Nell’induismo, l’inizio della primavera significa la celebrazione del festival Holi - la festa dei colori. Durante quel giorno tutti si divertono insieme nelle piazze d’India, ma anche in altre parti del mondo, gettandosi addosso la polvere dei colori molto vivaci. In Giappone invece si festeggia il "Hanami", la giornata dedicata alla famiglia. Tradizionalmente viene celebrata ammirando i ciliegi fioriti.

L’equinozio di primavera è un tempo di passaggio tra due stagioni, che ci parla di seminare la terra ma anche i nostri sogni affinché possano mettere radici nella nostra realtà e nutrirci, imparando quindi a risvegliare in noi il potere creativo e soprattutto ad ascoltare i preziosi messaggi di speranza che la natura fa fiorire sotto i nostri occhi: tutto è in perenne trasformazione, in divenire.

L’inverno non può durare per sempre.

red.laprimalinea.it

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