E' inizato oggi mercoledì 26 marzo il processo al tribunale di Aosta per un 58enne di Caltanissetta accusato di violenza sessuale in concorso. Difeso dall'avvocato Massimiliano Bellini, l'imputato non era presente in aula (era stata arrestata con le stesse accuse anche la coniuge, che si è poi suicidata in carcere a Torino) ed è tutt'ora sottoposto all'obbligo di dimora a Caltanissetta.
Il giudice ha ascoltato i testimoni dell'accusa, tra cui la moglie della parte offesa, un 65 anni di Cogne proprietario dell'alloggio che aveva affittato all'imputato e alla moglie nel giugno 2023.
"I problemi - ha spiegato la donna - sono iniziati durante l'autunno del 2023. I coniugi continuavano a chiamare mio marito chiedendogli di eseguire dei lavori. Lo facevano anche in modo autoritario e mio marito, che è una persona sempre disponibile, cercava di assecondarli. Avevo notato in lui dei cambiamenti, ma non avevo capito. Poi il 18 febbraio lui ha avuto un crollo emotivo e mi ha detto: 'Mi obbligano a spogliarmi'".
La moglie ha detto che il marito era sconvolto, piangeva ma si è rifiutato di aggiungere particolari. Poi ha spiegato di averlo accompagnato dai carabinieri il 21 febbraio a sporgere denuncia. "Mio marito non è più la stessa persona da allora e a parte quella frase detta in quella precisa occasione non mi ha mai più riferito nessuno dettaglio" ha concluso.
In aula è stato sentito anche il maresciallo dei carabinieri che ha svolto le indagini. Ha confermato che nell'appartamento dove si sarebbero svolte le violenze c'erano delle telecamere e le immagini sono agli atti: alcune sono state anche trovate archiviate sul telefonino dell'imputato. "Quando la parte offesa è arrivata in caserma era provato emotivamente, traspariva una grande sofferenza" ha raccontato il sottoufficiale. L'imputato, dal canto suo, respinge le accuse sostenendo che si è sempre trattato di rapporti sessuali consensuali.