Raccolte al Mercato - 01 aprile 2025, 06:48

Pesce d'Aprile tra leggenda e tradizione

Pesce d'Aprile tra leggenda e tradizione

Ogni anno il primo giorno di aprile si trasforma in una sorta di "zona franca" del buon senso: scherzi, burle e false notizie spuntano ovunque e milioni di persone nel mondo si ritrovano con un’espressione tra l’incredulo e il divertito. Ma da dove arriva questa tradizione del Pesce d'Aprile? E perché continuiamo a farci tirare scherzi anche nell'era dell'informazione globale? Facciamo un tuffo nel passato e scopriamolo insieme.

Le vere origini del Pesce d'Aprile sono, ironicamente, avvolte nel mistero e... nei fraintendimenti. Una delle teorie più accreditate ci porta nella Francia del XVI secolo, quando il re Carlo IX decise di riformare il calendario. Prima della sua riforma, il Capodanno si festeggiava tra il 25 marzo e l'1 aprile, ma con l'introduzione del calendario gregoriano nel 1582, la data ufficiale del Capodanno fu spostata all'1 gennaio. Non tutti, però, accettarono il cambiamento con entusiasmo, vuoi per tradizione, vuoi per la lentezza nel ricevere la notizia. Così, alcune persone continuarono a celebrare il Capodanno ad aprile. Gli altri, per prenderle in giro, iniziarono a fare scherzi, mandando inviti a feste inesistenti o regalando pacchi vuoti.

Il "pesce", invece, potrebbe essere un richiamo al fatto che l'1 aprile coincide con la fine della stagione della pesca invernale, quando i pescatori, tornati a mani vuote, venivano soprannominati "pesci d'aprile". Un'altra possibilità è che si tratti di un riferimento più ampio alla simbologia del pesce come "facile preda" o come segno zodiacale dei Pesci.

La tradizione del Pesce d'Aprile non è rimasta confinata in Francia. In Inghilterra, ad esempio, è conosciuta come "April Fool's Day", e le burle si fanno solo fino a mezzogiorno (pena essere etichettati come "fool" anche voi). In Scozia si celebra il "Hunt the Gowk Day", una caccia al "matto" che spesso include biglietti con messaggi assurdi.

In Italia, invece, la tradizione si consolida nel tempo come "Pesce d'Aprile", con l'abitudine di attaccare pesci di carta sulla schiena degli ignari passanti. Se pensate che sia un’usanza antiquata, provate oggi a camminare con più attenzione: potreste essere l’ultima vittima!

In un mondo sempre più 'serio' (o meglio sempre meno ironico), digitale e pieno di notizie false, il Primo Aprile potrebbe sembrare un anacronismo. Eppure, è proprio questa leggerezza che lo rende così affascinante. Per un giorno, mettiamo da parte la serietà e ci dedichiamo a burle innocenti e creative. Ciò che è cambiato, però, è il "campo di gioco". Con l'avvento dei social media, i Pesci d'Aprile si sono trasformati in scherzi globali. Aziende, giornali e persino governi pubblicano annunci improbabili e spesso surreali. Ricordate Google che ha presentato nel 2013 "Google Nose", un motore di ricerca olfattivo? Il primo e inarrivabile resta il famoso 'spaghetti tree prank' della BBC nel 1957, dove un programma mostrava famiglie italiane che "raccoglievano spaghetti dagli alberi"...

red.laprimalinea.it

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