Ambiente - 10 aprile 2025, 20:08

Chiesta l'istituzione in Valle d'Aosta del 'Parco naturale del Monte Rosa'

Tra i firmatari della proposta ci sono anche lo scrittore Paolo Cognetti, l'ex presidente della Giunta e professore universitario Roberto Louvin, il fotografo naturalista Stefano Unterthiner, la dirigente di Legambiente Vanda Bonardo, e Marco Bonelli, presidente del Cai VdA

Chiesta l'istituzione in Valle d'Aosta del 'Parco naturale del Monte Rosa'

Fondare in Valle il Parco naturale del Monte Rosa, con un'estensione di oltre 10.000 ettari. L'appello è del Comitato Ripartire da Cime Bianche: "In territorio valdostano - si legge in una nota - il versante meridionale del Monte Rosa si contraddistingue per l'estesa e armoniosa linea di demarcazione delle vette che superano i 4.000 metri e presenta elevatissimi valori paesaggistici, ambientali e storico/culturali. L'intero versante, che si estende alla testata dei comuni di Valtournenche, Ayas e Gressoney-La-Trinité, è compreso nel sito 'Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa' della Rete europea Natura 2000, il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità".   

Tra i firmatari della proposta ci sono anche lo scrittore Paolo Cognetti, l'ex presidente della Giunta e professore universitario Roberto Louvin, il fotografo naturalista Stefano Unterthiner, la dirigente di Legambiente Vanda Bonardo, e Marco Bonelli, presidente del Cai VdA.   

Secondo il Comitato, il Parco naturale del Monte Rosa "avrebbe grande rilevanza e potenzialità per: la tutela della biodiversità; lo studio e la divulgazione delle componenti geologiche, della fauna e degli habitat; la creazione di posti di lavoro qualificati e permanenti, in linea con le aspettative dei giovani valdostani; il recupero di pascoli e di alpeggi storici; il ripristino e miglioramento della rete sentieristica; la creazione di percorsi specifici (geologici, glaciologici, storici), di centri visita tematici (es. dell'Oceano Perduto e dell'Orogenesi alpina) e di eco-musei diffusi sul territorio (estrazione e lavorazione della pietra ollare e dei metalli); la promozione delle diverse forme di turismo sostenibile tutto l'anno; la creazione di sinergie con il Parco naturale del Mont Avic, fino alla creazione di un unico Parco naturale diffuso della Valle d'Aosta". 

  

"Da ben 10 anni si stanno buttando tempo e soldi - dichiara Marcello Dondeynaz, tra fondatori di 'Ripartire dalle Cime Bianche' - a rincorrere il miraggio dell' arricchimento facile che cade dal cielo, dai tralicci di una funivia. Noi diamo una prospettiva concreta, realistica di tutela e promozione delle risorse proprie del territorio". 

red.laprimalinea.it

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