Cronaca - 16 aprile 2025, 16:02

'Vogliamo soldi o finisce male'...poi lo scoppio della molotov

Serrate le indagini delle Squadra Mobile e del Reparto Volanti della questura aostana per individuare i responsabili del lancio di una bottiglia incendiaria contro il portone di una palazzina al quartiere Cogne

'Vogliamo soldi o finisce male'...poi lo scoppio della molotov

Verso le 14 di oggi la polizia ha prelevato una donna dal suo alloggio in via Liconi 8C, quartiere Cogne di Aosta. E' contro il portone di questo numero civico che la notte scorsa qualcuno ha lanciato una molotov, il cui scoppio ha danneggiato il telaio e i vetri del portone stesso nonché il citofono, bruciato dalle fiamme. Per gli agenti della Squadra Mobile e del reparto Volanti che indagano sull'accaduto la donna accompagnata negli uffici della questura potrebbe rappresentare una testimone importante e magari persino conoscere i nomi degli attentatori perché potrebbe essere contro di lei, o meglio per darle una sorta di estremo 'avvertimento', che la bottiglia incendiaria è stata lanciata.

Erano le 2 quando alcuni residenti le cui finestre affacciano sul cortile in via Liconi circondato da sei palazzine hanno udito un forte e irato vociare: "C'erano almeno due uomini che urlavano 'vogliamo i soldi, apri, sennò finisce male...', da quello che si è capito, pretendevano 800 euro da una donna che abita all'8C" spiega chi si è affacciato per capire cosa stesse succedendo. Ma nessuno ha replicato a quelle minacce e dopo qualche istante di grida concitate si è udito lo scoppio della molotov. Chi l'ha tirata si è dato subito alla fuga; pochi minuti dopo sono arrivate le Forze dell'ordine (Volanti della polizia e in ausilio una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri) e i Vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l'area in pochi minuti.

"Da quando, circa un anno fa, è arrivato qui un nucleo familiare piuttosto 'turbolento' assistiamo a un via-vai continuo di persone, a ogni ora del giorno e della notte", afferma un vicino di casa. La polizia sta cercando di capire se all'origine del gesto, che avrebbe potuto causare guai ben maggiori, vi sia un debito illecito non onorato, o un'iniziativa estorsiva.

pa.ga.

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