Un Venerdì Santo di autentica 'passione'; non c'è modo migliore per descrivere il viaggio degli automobilisti che questo pomeriggio hanno attraversato la bassa Valle lungo gli assi viari della Statale 26 e dell'autostrada A5. L'esodo pasquale è iniziato all'indomani dell'ennessimo flagello meteo che ha colpito la regione da sud a nord, da est a ovest e i disagi erano stati messi in conto, ma forse non così pesantemente.
Senza l'atteso traffico svizzero - impedito dalla chiusura invernale del colle ma soprattutto da quella malaugurata del tunnel del Gran San Bernardo per la caduta di una valanga che probabilmente determinerà uno stop di mesi - è stato sufficiente lo scontro tra i disagi del dopo-maltempo (autostrada chiusa giovedì in più punti) e la mobilità dei valdostani e dei turisti italiani e francesi a provocare due 'tappi' su Statale e A5 che si sono protratti per abbondanti ore, sotto gli occhi impotenti di polizia, carabinieri e mezzi Anas chiamati a presidiare corsie attraversate a passo d'uomo.
Sull'autostrada in direzione Torino un blocco iniziato alle 15,30 a quattro chilometri dal casello di Pont-Saint-Martin si è 'sciolto' dopo le 18 ma è andata peggio, forse, a chi saliva da Torino verso Aosta. "Tre chilometri in tre ore, questa la media di viaggio" ha segnalato un'aostana alla redazione de Laprimalinea.it e con il suo sono piovuti uno dopo l'altro i messaggi di utenti spossati, imbufaliti, preoccupati, rassegnati. "Dovevo andare in bagno, ho cercato di resistere, poi ho visto altri automobilisti che si 'nascondevano' tra due portiere e l'ho fatto anche io. Ma che vergogna...", ha scritto un anziano.
La buona notizia è che questa sera hanno riaperto le strade regionali di Staffal e del Lys nell'omonima valle. Domattina, invece, chiuderà nuovamente per qualche ora, ovvero dalle 9,30 alle 13,30 la regionale 44 a Fontainemore.
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