Attualità - 21 aprile 2025, 13:50

Cordoglio unanime in Valle d'Aosta per la morte di Papa Francesco

Il presidente delle Guide alpine valdostane, Ezio Marlier, dona insieme al Vescovo Franco Lovignana la piccozza a Papa Francesco

Il presidente delle Guide alpine valdostane, Ezio Marlier, dona insieme al Vescovo Franco Lovignana la piccozza a Papa Francesco

Si moltiplicano in queste ore i messaggi di cordoglio e le preghiere di commiato per la morte di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco dal 13 marzo del 2013. 

Il cordoglio del Vescovo di Aosta

"Tutta la diocesi di Aosta partecipa con affetto e fede a questo delicato momento in cui si conclude la vita terrena del Santo Padre. Stiamo celebrando la risurrezione di Cristo che sostiene la nostra speranza. Sappiamo che il Papa è tra le braccia del Padre, nella luce del Risorto. Lo accompagniamo con la nostra preghiera e lo faremo coralmente celebrando domani, martedì 22 aprile 2025, la Santa Messa in suo suffragio alle ore 20.30 in Cattedrale”. Così il Vescovo di Aosta, Mons. Franco Lovignana esprime il proprio e il corale cordoglio per la morte di Papa Francesco, ricordando un aneddoto personale durante l’udienza privata nel novembre 2024 per le celebrazioni di San Bernardo: "Mi rimane impresso il suo volto nel momento in cui ha ricevuto dal Presidente delle Guide valdostane la piccozza: uno sguardo sorpreso e divertito, accompagnato come suo solito da una battuta: 'non la userò contro nessuno'! Al di là dell’aneddoto, fu un incontro familiare che certamente rimarrà nel ricordo di tutti i presenti. Nel discorso pronunciato, Papa Francesco ha delineato in maniera mirabile la figura e la spiritualità di San Bernardo con queste tre parole: annuncio, accoglienza e pace. Valori che hanno caratterizzato anche il pontificato di Francesco".

 

Il cordoglio della Giunta e del Presidente, Lorenzo Testolin

"La Valle d'Aosta piange la scomparsa di Papa Francesco, amico degli alpinisti e delle nostre montagne - si legge in una nota dell'Amministrazione regionale".

"La Regione - prosegue il comunicato istituzionale- esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, un Pontefice che ha dimostrato grande affetto per le nostre terre, per le nostre montagne e per gli alpinisti. In questo momento di lutto, la Valle d'Aosta si unisce in preghiera con la comunità cattolica mondiale, ricordando con affetto e gratitudine un Papa che ha saputo avvicinarsi al cuore delle persone e che ha sempre avuto un pensiero speciale per le nostre montagne e per chi le abita".

Nel novembre 2024, , ricorda la nota, "una delegazione valdostana (nella foto sotto l'incontro con il Vescovo di Aosta, Franco Lovignana) ha avuto l'onore di essere ricevuta in udienza dal Santo Padre in occasione del centenario della proclamazione di San Bernardo d'Aosta a patrono degli alpinisti. In quell'occasione, Papa Francesco ha ricordato l'importanza di San Bernardo come "modello di accoglienza e operatore di pace", sottolineando il legame profondo tra spiritualità e vita montana. Durante l'udienza, il Presidente della Regione, Renzo Testolin insieme alla Giunta e il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, donarono al Pontefice una statua raffigurante San Bernardo, opera dell'artista valdostano Peter Trojer. Questo gesto simbolico ha ulteriormente rafforzato i legami tra la Valle d'Aosta e il Vaticano".

“Papa Francesco ha sempre mostrato una profonda sensibilità verso le montagne – dichiara il Presidente Renzo Testolin (nella foto sopra durante l'udienza) - riconoscendo in esse non solo la maestosità della creazione divina, ma anche un luogo di riflessione e spiritualità. Il suo amore per le vette e per la natura rispecchia l'anima della nostra regione, dove la montagna è parte integrante della cultura e della vita quotidiana. Siamo certi che il suo esempio di umiltà, amore per la natura e dedizione al prossimo continuerà a ispirarci e a guidarci nel cammino futuro”.

Il cordoglio del Consiglio Valle

"Con grande tristezza, salutiamo Papa Francesco, un uomo che ha dedicato la sua vita alla promozione dei diritti umani, della pace e della solidarietà. Il suo impegno costante per un mondo più giusto, per il rispetto della dignità di ogni persona  e per la salvaguardia dell’ambiente lascia un segno profondo".

Così il Presidente  Alberto Bertin esprime il cordoglio del Consiglio Valle per la scomparsa di Papa Francesco.  “Il suo esempio continuerà a ispirare tutti noi nella costruzione di una società più equa, solidale e sostenibile".

Il cordoglio dell'Amministrazione comunale di Aosta

Il sindaco Gianni Nuti esprime il più profondo cordoglio a titolo personale, a nome dell’Amministrazione comunale, ed esprimendo il sentimento della comunità aostana. "Piangiamo la morte di Papa Francesco – dichiara il sindaco Nuti - e, con lui, una visione del cristianesimo vicina alle sue origini: nato per i poveri, vissuto da povero, in pace. Che la Chiesa non disperda il suo magistero e continui a non seguire il Mondo, ma a servirlo con coraggio, umiltà e sapienza antica e non scacci i senza dimora dalle colonne di San Pietro. Non dimenticherò per il resto della mia vita il fugace incontro con lui in cui ho visto insieme severità e mitezza, una cultura profonda distillata in parole semplici, dirette, penetranti come lame d’acciaio. Un altro baluardo dell’umanità migliore si è incrinato: non basta restare vigili, occorre contribuire a istillare, in ogni luogo, uno spirito di Bene con una forza rinnovata, anche nel suo nome".

Il cordoglio del Movimento Pour l’Autonomie 

"Massima autorità religiosa e spirituale ma anche vero leader mondiale -  ha commentato la Presidente del Movimento valdostano Pour l'Autonomie-PlA, Cristina Camandona - Papa Francesco è stato un attento osservatore della realtà e delle sue problematiche sociali, ambientali ed economiche, e un autentico innovatore capace di rilanciare l’ideale di una Chiesa povera per i poveri, inclusiva, accogliente e vicina agli ultimi. Il suo pontificato si è contraddistinto per la ferma condanna della guerra definita un orrore che offende Dio e l’umanità, dell’indifferenza verso la tragedia dei migranti che ha trasformato il Mediterraneo in un enorme cimitero e per le sue sollecitazioni ad essere artigiani di pace praticando la giustizia il cui compimento, ricordava, è amare il prossimo come sé stessi". "Con la forza della fede - conclude Camandona - un tono pacato e meditativo ma anche fermo e risoluto, ha saputo parlare all’anima e al cuore delle persone per indicargli la via da percorrere verso una società più giusta, fraterna e pacifica, e al contempo alla politica da Lui considerata una delle forme più preziose di carità perché cerca il bene comune ed ai politici le cui doti, ribadiva, devono essere in primo luogo l’amore per il proprio popolo, e l’umiltà. Oggi che vediamo chiudersi il suo pontificato ci resta il conforto delle sue parole e la speranza di vederle divenire realtà con la partecipazione di tutti coloro, credenti e non, che hanno visto in Lui una guida".

Il cordoglio del deputato Franco Manes

"Nel giorno di Pasquetta, mentre i Vangeli ci ricordano l’annuncio della speranza, mi unisco al cordoglio di tutti i valdostani e del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco. Se ne va una guida mite, ma fortissima nello spirito – dichiara il deputato valdostano Franco Manes – un uomo che ha saputo scendere dalle cattedre per camminare accanto alla gente, in silenzio, con umiltà e coraggio".

Manes ricorda con emozione l’incontro avvenuto l’11 novembre 2024, quando Papa Francesco accolse in udienza la delegazione valdostana per il centenario della proclamazione di San Bernardo di Aosta come patrono degli alpinisti e degli abitanti delle Alpi. “In quella giornata – sottolinea – il Santo Padre seppe cogliere e valorizzare il legame profondo tra fede e montagna, tra spiritualità e comunità resilienti. Guardava con attenzione a chi vive nelle terre alte, riconoscendone la forza e la fragilità.” “Papa Francesco ha lasciato un’impronta forte e indelebile, parlando ai cuori più che alle istituzioni, portando avanti una visione di Chiesa vicina alle persone, concreta, attenta alle periferie geografiche e sociali.” “La sua voce resterà un riferimento – aggiunge Manes – soprattutto per chi vive realtà come la nostra, dove le distanze e le difficoltà non impediscono di costruire comunità solidali e radicate nei valori più profondi".

pa.ga.

SU