"Felice ed emozionata per essere qui ad Aosta a festeggiare il 25 Aprile, una festa che è speranza", perchè in queste vallate si è resistito, si è combattuto per la libertà dall'oppressione del nazifascismo. Così ha esordito questa mattina in piazza Chanoux Susanna Florio, della Segreteria nazionale Anpi, nel suo intervento in occasione dell'80esimo anniversario della Resistenza in Italia. "La lotta di liberazione è stata uno straordinario fenomeno di partecipazione di popolo" ha detto Florio, ricordando "la straordinaria esperienza di resistenza della Repubblica di Cogne" e ribadendo che "non sarà permesso a nessuno di mistificare la storia e cancellare con un colpo di spugna il Ventennio. Quella del 1945 fu una splendida primavera" e "oggi Aosta è sobria e antifascista". L'esponente dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia-Anpi ha citato la celebre frase di Piero Calamandrei: "La libertà è come l'aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare" e ha segnalato "i continui attacchi del governo Meloni alla Costituzione, le modifiche repressive alla libertà di stampa, la limitazione dei diritti". Florio ha poi auspicato "un regionalismo solidale e non competitivo, che punti sulla scuola, sulla formazione, su una riorganizzazione della Sanità". Contro il riarmo, Susamma Florio ha fatto sua la speranza di Papa Francesco: "'Disarmiamo le parole', basta massacri in Palestina, 'cessate il fuoco' immediato in Ucraina".
Alla manifestazione hanno preso parte i parlamentari Nicoletta Spelgatti e Franco Manes; il vicepresidente della Giunta regionale, Luigi Bertschy (in sostituzione del Presidente Renzo Testolin, convalescente dopo un intervento chirurgico a una gamba da tempo programmato); il sindaco di Aosta, Gianni Nuti; la presidente della sezione valdostana dell'Associazione nazionale ex internati-Anei, Nadia Malesani; autorità civili e militari.
Alle 9,30 -al cimitero di Aosta è stata celebrata la Santa Messa al Sacrario ed è stata deposta una corona di fiori. Alle 10,45 al giardino della Rimembranza in via Festaz è stata deposta una corona al Monument des Morts de la Liberté. Alle 11 in piazza Chanoux si è svolto l'alzabandiera, è stata deposta una terza corona al Monumento ai Caduti; i ragazzi dell'Associazione nazionale partigiani hanno letto i primi 15 articoli della Costituzione a cui sono seguiti i discorsi celebrativi.
Dal giardino della Rimemberanza, entrando in piazza accolta da qualche migliaio di persone, la Banda musicale di Aosta ha suonato 'Bella Ciao'.
"Galleggiamo distesi sulle acque ferme - ha detto con voce fortemente critica il sindaco di Aosta, Gianni Nuti - senza energia, abbagliati dal sole delle menzogne, delle mistificazioni e delle chimere che saturano l’etere; ogni tanto, sputiamo qualche cattiveria sui social, così, per avvelenare l’aria, goderne un po’ e preparare il terreno al momento in cui saranno i corpi e non le parole a usare violenza. Aveva ragione il compianto nostro Papa Francesco: abbiamo fatto a pezzi la Terra… Eppure, insieme alla paura del domani, all’urgenza di difenderci da presunti, minacciosi pericoli contro i quali occorre di nuovo serrare le fila e a marciare uniformi e compatti, abbiamo maturato la coscienza di come un pensiero emancipato sia l’unico strumento efficace per la ricerca della felicità, ci siamo accorti che siamo diversi l’uno dall’altro e questo è un bene, abbiamo imparato a scrutarci dentro e a cercare nell’altro sensibilità familiari, abbiamo imparato a rigenerare le nostre sofferenze in servizi all’altro e opere d’arte invece di trasformarle in rancore e odio. Possiamo ancora prendere in mano quella pietra dolce come ottant’anni fa per rilanciarla in un rinnovato lago di speranza".