Il pm della procura di Aosta Giovanni Roteglia sta indagando nel più totale riserbo su alcuni fascicoli relativi alla possibile presenza abnorme e illecita di amianto in cave e altre realtà similari in Valle d'Aosta.
Inchieste avviate mesi or sono e a che a oggi hanno portato a iscrivere sul registro degli indagati per il reato di inquinamento ambientale derivante da presenza di amianto, oltre ai nomi già noti e contenuti nel fascicolo reso noto lo scorso febbraio, anche quelli di altre persone.
Una piaga sanitaria e sociale
La nostra regione è tra quelle italiane maggiormente coinvolte; dal 2018 al dicembre 2024, in Valle d'Aosta sono state 25 le vittime di malattie collegate all'esposizione all'amianto. Impossibile stilare una statistica precisa dei decessi dagli anni Cinquanta ad oggi, ma si tratta di numeri impressionanti.
In massima parte si è trattato di ex lavoratori dei settori siderurgico ed edile; a seguire, loro familiari. Occorrono dagli otto ai 15 anni dopo l'esposizione prima che l'asbestosi - grave malattia polmonare da inalazione di fibre di amianto - si manifesti, ma quando accade, è letale.
Oggi 28 aprile si celebra la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro per sensibilizzare istituzioni, imprese e cittadini sull'importanza di creare ambienti di lavoro sicuri, salubri e dignitosi. In questa stessa data, si commemora anche la Giornata mondiale delle vittime dell'amianto, dedicata al ricordo di coloro che hanno perso la vita o che soffrono a causa dell'esposizione alle fibre di questa sostanza altamente pericolosa.
Questa doppia ricorrenza rappresenta un’occasione fondamentale per ribadire l'urgenza di rafforzare le politiche di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, di sostenere la ricerca scientifica e le azioni di bonifica ambientale, e di promuovere una cultura della sicurezza che ponga al centro la tutela della salute dei lavoratori e delle comunità.